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Ultimati cinque degli otto pannelli:
Dettaglio delle zone completate e di quelle ancora in corso:
Domani l'affondo finale.. -
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Affascinante questa mappa . -
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Grazie, Mark, si, è ricchissima di dettagli
Resta adesso solo il primo pannello da completare:
Rinvio a più tardi, devo staccare per motivi di lavoro.. -
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Praticamente hai fatto in 4.000 pezzi in 10 giorni? Tu non sei normale! . -
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La costruzione si è rivelata abbastanza scorrevole
Conclusione:
Gallery:
Prossimamente dettagli e cenni storici.. -
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Però! Neanche il tempo di scoprire il post che finisci già la realizzazione.
Io per il 5000 ci ho messo 4 mesi.. -
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Perché tu sei una persona normale, lui invece è un'orca. -
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La suddivisione in pannelli e il fatto che vi siano decine di particolari molto colorati ha facilitato non poco il lavoro.
Tranquillo, con il mio prossimo puzzle i tempi saranno ben più lunghi.. -
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Il Museo d'arte è una realtà da diffondere nel net
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La suddivisione in pannelli e il fatto che vi siano decine di particolari molto colorati ha facilitato non poco il lavoro.
Tranquillo, con il mio prossimo puzzle i tempi saranno ben più lunghi.
Io invece penso che tutto sta nella possibilità di lavorare in unico piano perché di fatto ogni pezzo che riconosci e come se fosse un pezzo attaccato!. -
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Anche questo fa tanto, hai ragione, Frank.
Passiamo adesso alla parte conclusiva (e più sostanziosa) del topic.
Visione intera laterale della mappa:
Puzzle fotografato a zone:
L'autore
L'atlante catalano può essere considerato senza ombra di dubbio la massima espressione della cartografia catalana medievale.
Creato dal cartografo ebreo Abraham Cresques e da suo figlio Jehuda, si ritiene che fosse stato commissionato dal futuro re francese Carlo VI.
Abraham Cresques (1325-1387), conosciuto anche come "Cresques di Abraham", fu un celebre cartografo che lavorò presso la corte di re Pedro IV d'Aragona. Oltre che cartografo, egli fu anche un abile creatore di orologi, bussole e strumenti nautici.
Insieme al figlio Jehuda, che dopo la sua morte ne seguì le orme, fece parte della famosa scuola di cartografi maiorchini del XIV secolo.
Nei documenti che associano Cresques all'atlante catalano, egli ama definirsi orgogliosamente "Cresques l'Ebreo" e "Maestro di mappe del mondo e di bussole".
L'Atlante
L'Atlante catalano è un'opera emblematica, che fonde per la prima volta lo stile delle "Mappae Mundi" cristiane con quello delle tradizionali carte nautiche del Mediterraneo (portolani), aggiungendovi anche i resoconti degli ultimi viaggi in Asia, in particolare quelli di Marco Polo (1254-1324).
Miniata in maniera spettacolare (con inserti in oro e argento) su quattro pannelli di velino (i pannelli vanno considerati a due a due, ecco perché io in precedenza avevo parlato di otto pannelli) che si srotolano come uno schermo, la mappa presenta un'incredibile dovizia di particolari e scene interessanti, fra cui 2300 toponimi e numerosi tra fiumi, città, montagne e animali.
Alla mappa si attribuisce la prima raffigurazione di una rosa dei venti:
A differenza di gran parte delle mappae mundi medievali questa non sembra avere un chiaro orientamento: le parti a nord sembrano capovolte se viste da sud. Probabilmente ciò dipende dal fatto che la carta andava distesa su un tavolo ed esaminata girandole attorno.
Si accennava poc'anzi al fatto che l'Atlante rappresenta una commistione di stili e tradizioni: in particolare dalle mappae mundi prende il centro sacro, la città di Gerusalemme, oltre che la ricchezza di dettagli classici e biblici, mentre dalle carte portolaniche la forma e l'orientamento generale dei pannelli, oltre alle linee incrociate a rombo che la percorrono.
Struttura
La versione integrale della mappa comprende in realtà altri due pannelli, posti sul lato sinistro, che portano il totale dei pannelli a 6:
La mappa risulta quindi così strutturata:
1) il primo pannello comprende un testo in lingua catalana con indicazioni astronomiche, astrologiche e cosmologiche, il disegno di due cerchi il primo con una rosa dei venti che permetteva il calcolo dell'alta marea durante la luna piena, mentre il secondo permetteva di calcolare la data della Pasqua e delle altre festività variabili, sotto questi due cerchi, una figura umana con i segni dello zodiaco;
2) Nel secondo pannello è raffigurato un grande cerchio, con il calendario solare e lunare, vi sono indicati in cerchi concentrici, la Luna, Mercurio, Venere, il Sole, Marte, Giove e Saturno, negli angoli si vedono indicate le quattro stagioni;
3) Gli altri quattro pannelli riportano la carta di tutto il mondo allora conosciuto, ovvero il continente euroasiatico e l'Africa settentrionale.
Dettagli
Nonostante l'apparente confusione dovuta più che altro alle tonalità, la mappa è abbastanza chiara nella rappresentazione delle terre emerse. Alcuni esempi:
L'Africa settentrionale:
Il Mediterraneo:
La Britannia e l'Hibernia:
Gallia e Iberia:
La penisola italica, meno visibile rispetto alle isole maggiori in quanto rappresentata con colori più chiari. Sardegna e Corsica risultano duplicate in quanto presenti in due diversi pannelli:
Cipro e Palestina:
Mar Nero e Caspio, nonché il Caucaso, delimitato dai due:
Penisola arabica (parte settentrionale), delimitata a sinistra dal Mar Rosso (in rosso) e a destra dal Golfo Persico:
Dettagli particolareggiati
Sotto, Le Isole Canarie, rappresentate con grande accuratezza. Secondo la scritta, la nave a sue delle isole a un tale esploratore Jacme Ferrer, amico del cartografo, che, salpato nel 1346 alla volta dell'Africa occidentale per cercare il favoloso fiume dell'oro, non fece mai più ritorno:
Come si rileva dal dettaglio che segue, la Carta coglie la sempre minore importanza delle concezioni geografiche classiche e cristiane rispetto ai commerci e agli scambi, dal traffico dell'oro nel Sahara, ad ovest, alla ricerca delle spezie in Estremo Oriente. Le lucrose strade transahariane del commercio sono rappresentate da un nomade Touareg su un cammello e da Mansa Musa, re dei "Negri di Guinea", descritto da Cresques come "il più ricco e nobile re del mondo" per via dei giacimenti auriferi presenti in Mali, regione da egli governata dal 1312 al 1337:
Le mappe fatte per i re cristiani del Medioevo spesso raffiguravano monarchi cristiani in Africa, India e Asia, e ciò nella speranza di fermare l'avanzata di altre religioni, come l'islamismo e l'induismo. Nell'atlante di Cresques si trovano numerose di queste rappresentazioni:
Ai margini della mappa si scontrano la religione, le credenze classiche e i racconti dei viaggiatori. Nel dettaglio che segue l'antico re macedone Alessandro Magno indica con la mano un diavolo, accostato alle mitiche figure di Gog, Magog e dell'Anticristo. Sotto, in verde, è rappresentato Kublai Khan, ultimo dei grandi Khan mongoli, fondatore e imperatore della dinastia cinese Yuan:
La mappa è una delle prime a mostrare chiaramente l'influenza de "Il Milione" di Marco Polo. Il dettaglio seguente mostra una carovana che trasporta Marco e la sua famiglia, mentre viaggia lungo la Via della Seta, accompagnata da inviati mongoli:
La tradizione cristiana vuole che i tre Re Magi che avevano fatto visita a Gesù appena nato venissero dall'Arabia, Persia e India. Qui hanno un aspetto invece europeo e percorrono a cavallo l'India del nord per arrivare a Betlemme. Altra tipica fusione anacronistica fra passato e presente:
Proseguo e concludo il topic con una sfilza di ulteriori dettagli:
Documentazione storica tratta dal volume "Le Grandi Mappe", di Jerry Brotton, e da Wikipedia.
Edited by Morzus - 10/9/2020, 13:09. -
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Molto bello, complimenti per la realizzazione.
E invidio anche il tuo ordine sul piano di lavoro e la tua metodologia, io quando faccio un puzzle lavoro in modo molto più incasinato.... -
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Ti ringrazio. L'incasinamento è comunque presente nel puzzle attualmente in corso, più che altro perché non ho spazio aggiuntivo in cui collocare le scatole usate per la selezione dei pezzi. .