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Buon lavoro furetto spero di riuscire prima o poi a fare un 5000 
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Sarebbe interessante capire il perchè di questa riedizione... che tra l'altro sembra essere quella in vendita su Amazon, stando alle recensioni . -
Tissipilli.
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Bhè tagliare così un quadro è abbastanza insensato, visto che esisteva comunque una versione precedente con una migliore immagine e anche visto che i tagli non sono obbligati da una forma particolare del dipinto (tondo o quadrato). Ti auguro comunque un buon lavoro per la composizione e grazie per le ottime indicazioni! . -
.CITAZIONE (scoiattolo75 @ 12/10/2015, 04:20)X quanto riguarda la composizione, oltre ai complimenti ti posso solo consigliare di lasciare le parti scure x quando ci puoi lavorare durante il giorno.
L'idea era di levarmi dalle scatole la parte più rognosa, via il dente, via il dolore... ma visto che mi stavo impantanando sono passato a sistemare le facce dei personaggi e la lunetta in fondo alla galleria più i pezzi con le scritte, che essendo un po' particolari avevo tenuto già da parte nello smistaggio.
Ora penso che mi dedicherò alle cornici.CITAZIONE (Morzus @ 12/10/2015, 10:49)Che disastro da parte di Ravensburger...
Devo dire che se i colori del puzzle di scoiattolo sono quelli della scatola, con quella prevalenza giallastra, non mi piace assolutamente.
Potendolo trovare, punterei tutto sul 6000 Nathan, senza dubbio il top.SPOILER (clicca per visualizzare)Fantastica la tovaglia. Non c'è tappeto blu che possa reggere il confronto.
2 su 2... se si aggiunge l'oramai famigerato Bombardamento di Algeri...
La colorazione giallastra potrebbe essere dovuta anche alla scatola rimasta troppo tempo esposta al sole e non essendo Soft-click è sicuramente l'edizione più vecchia.
Concordo sulla Nathan, almeno a giudicare dalla scatola c'è solo il taglio della parte superiore come nella vecchia versione Raven.SPOILER (clicca per visualizzare)E la stai pure vedendo di rovescio, il lato dritto ha colori più sgargianti ma fastidiosi per farci sopra un puzzle. Sarebbe preferibile un colore uniforme ma ho voluto arrangiarmi con ciò che avevo già in casa
CITAZIONE (Farah89 @ 12/10/2015, 12:07)Buon lavoro furetto spero di riuscire prima o poi a fare un 5000
I 5000 sono solo un po' ingombranti, e farli è solo questione di tempoCITAZIONE (bear-it @ 12/10/2015, 13:47)Sarebbe interessante capire il perchè di questa riedizione... che tra l'altro sembra essere quella in vendita su Amazon, stando alle recensioni
È l'edizione più recente, è normale che sia quella di più facile reperibilità. Purtroppo.CITAZIONE (Tissipilli @ 12/10/2015, 13:56)Bhè tagliare così un quadro è abbastanza insensato, visto che esisteva comunque una versione precedente con una migliore immagine e anche visto che i tagli non sono obbligati da una forma particolare del dipinto (tondo o quadrato). Ti auguro comunque un buon lavoro per la composizione e grazie per le ottime indicazioni!
Più o meno tutti i puzzle derivanti da dipinti hanno dei tagli per farli rientrare nelle dimensioni standard. Tagli piccoli sono tollerabili, ma a volte si arriva a livelli da vero e proprio scempio. In alternativa potrebbero anche alterare leggermente le proporzioni ma se esagerassero sempre allo scempio si finirebbe. La soluzione migliore sarebbe abbandonare per tutti i casi le dimensioni standard. Non esiste nessuna legge percui i puzzle da 5000 pezzi debbano sempre essere 153x101 cm, possono comunque partire dal cartone grande e fare il taglio di conseguenza, ci sarà solo un po' più di scarto della materia prima. Servono solo macchinari più flessibili e la volontà di fare prodotti che rispettino le opere d'arte nella loro interezza e proporzione. Se poi il risultato finale è un puzzle da 4836 o da 5218 pezzi chissenefrega! Dico solo che la qualità si misura anche su queste cose, non solo sugli incastri delle tessere.
Per i colori posso anche ipotizzare che non abbiano tarato i macchinari di stampa a dovere, ma se così fosse, alla faccia della professionalità!
Vabbeh che per loro le vecchie edizioni e questa nuova sono la stessa cosa, il codice prodotto è identico: pressapochisti!. -
.La soluzione migliore sarebbe abbandonare per tutti i casi le dimensioni standard. Non esiste nessuna legge percui i puzzle da 5000 pezzi debbano sempre essere 153x101 cm, possono comunque partire dal cartone grande e fare il taglio di conseguenza, ci sarà solo un po' più di scarto della materia prima. Servono solo macchinari più flessibili e la volontà di fare prodotti che rispettino le opere d'arte nella loro interezza e proporzione. Se poi il risultato finale è un puzzle da 4836 o da 5218 pezzi chissenefrega! Dico solo che la qualità si misura anche su queste cose, non solo sugli incastri delle tessere.
Hai detto poco!
Magari fosse possibile così, come suggerisci tu.
Intanto buon lavoro
speriamo che il lavoro finito ti dia comunque la dovuta soddisfazione!
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Tra impegni previsti e non, il lavoro di questa settimana è stato veramente scarso, percui niente foto, forse settimana prossima.
Tuttavia visto che il Panini è conosciuto anche con la variante di Pannini, ho voluto investigare sull'origine di questo dualismo e in un paio di settimane ho raccolto un po' di materiale a riguardo, reperibile in rete, che vado a spezzare in diverse parti per non appesantirmi con il lavoro di riordino
Cronistoria biografica, largamente tratta dal DBI con piccolissime integrazioni.
Il Panini nasce il 17 giugno 1691 a Piacenza da Francesco Maria e da Rosa Belli, e i due suoi nomi derivano dal fratello primogenito, Giovanni Paolo Giuseppe, morto in fasce ai primi del 1688. La coppia avrà tra il 1702 e il 1711 altri 4 figli, 3 femmine e 1 maschio.
In data imprecisata il GPP entrerà nel seminario vescovile di Piacenza ricevendo la tonsura nel 1704, ma questo non deve fare intendere una possibile futura carriera ecclesiastica, ma quanto un mezzo per avere un'istruzione adeguata. Infatti oltre alle materie teologiche e letterarie studia geometria e prospettiva. Per quanto riguarda invece la pittura si ritiene che in quegli anni sia autodidatta.
Nel 1711, ventenne, si trasferisce a Roma, probabilmente per meglio studiare architettura antica. Tra il 1717-18 lavora a bottega presso Benedetto Luti (Firenze 1666 – Roma 1724) iniziando a distinguersi per la sua bravura. GGP però prende spunti anche da altri pittori attivi in quegli anni a Roma, anche se l'influenza maggiore la ricava dai dipinti del lombardo Giovanni Ghisolfi (Milano, 1623 – 1683).
Nel 1717 si sposa con Anna Teresa Faya dalla quale ebbe Rinaldo Giuseppe che diverrà poi un architetto.
Il 9 ottobre 1718, ventisettente, entra a far parte della Congregazione dei Virtuosi al Pantheon, qualche mese dopo diventa accademico di merito nella classe di pittura all’Accademia di S. Luca dove tiene corsi di prospettiva. Negli anni successivi ottiene diverse importanti commissioni per affrescare palazzi, forse anche troppe, visto che genera qualche malumore nei committenti per gli inevitabili ritardi.
Nel 1721 nasce la secondogenita Maria Caterina Livia e neppure tre mesi dopo la moglie muore. La sua fama comunque si accresce tanto che nel 1723 il re di Sardegna, Vittorio Amedeo II gli commissionerà le due vedute del castello di Rivoli collocate al Castello di Racconigi, il compenso totale fu di 2000 lire antiche di Piemonte.
Nel 1724 Panini si risposa con Caterina Gosset dalle quale tra il 1726 e il 1738 ebbe 5 figli, 3 femmine e 2 maschi. L'ultimogenito, Francesco, lavorerà a bottega presso il padre e probabilmente alcuni dipinti di scarso valore attribuiti al GPP in realtà potrebbero essere di Francesco, ma ad oggi nessun critico se ne è occupato specificatamente. Questo matrimonio è importante per la carriera del Panini, in quanto la sorella di Caterina è moglie del direttore dell’Accademia di Francia a Roma, Nicolas Vleughels.
Negli anni seguenti il Panini riceve altre importanti commissioni, anche da parte di ambasciatori (cardinale Melchior de Polignac), accrescendo così la sua fama anche a livello internazionale. Arriverà ad occuparsi altresì di architettura, allestimenti effimeri, affreschi, arredi, capricci, vedute e opere di carattere sacro, restauri, copie, indagini e valutazioni delle opere dei maestri del passato, praticamente anche critico e perito d'arte, secondo le definizioni moderne.
Infine il 26 luglio 1732, a 41 anni, viene aggregato e ricevuto, a pieni voti favorevoli, all’Accademia di Francia, grazie all'appoggio di Vleughels e di Polignac.
Nel 1733 papa Clemente XII gli commissiona una veduta di Piazza del Quirinale.
Nel 1736 la commissione di quattro dipinti da parte di Filippo V di Spagna.
Nel 1737 alla morte di Vleughels si pensò al Panini come successore alla direzione dell'Accademia di Francia a Roma ma l'incarico andrà a Pierre de L'Estache.
Nel 1742 papa Benedetto XIV gli commissiona una veduta di Piazza di S. Maria Maggiore, pendant del precendente Piazza del Quirinale.
Nel 1745 Carlo III di Borbone gli commissiona due pendant raffiguranti la sua visita a Roma, ammirabili oggi al museo di Capodimonte, Napoli.
Nel 1749 entra sotto la protezione del cardinale Silvio Valenti Gonzaga, allora segretario di Stato, per il quale dipinge "La galleria del cardinale Silvio Valenti Gonzaga" e grazie al quale ottiene il titolo di Cavalier dello Speron d’oro (L'Ordine dello Speron d'Oro, noto anche come Ordine della Milizia Aurata, è ritenuto il più antico ordine cavalleresco della Santa Sede).
Nel 1750 la commissione in occasione del Giubileo del dipinto "L'apertura della Porta Santa".
Tra il 1751 e il 1757 riceve diversi commissioni Francesi tra cui quelle del nuovo ambasciatore a Roma, il già citato Étienne François de Choiseul per le vedute di Roma moderna e antica.
Per l'anno 1754, Panini fu eletto 58° principe dell’Accademia di S. Luca (principe è da leggersi come direttore).
Nel 1759 la commissione di altre vedute di Roma moderna / antica da parte dell'abate Claude-François de Montboissier de Canillac de Beaufort, da questa versione deriva il puzzle che sto facendo.
Nel 1761 muore la seconda moglie, Caterina.
Il 21 ottobre 1765, all'età di 74 anni, muore improvvisamente G. Paolo Panini, verrà inumato "more nobilium" in S. Giovanni in Ayno, ovvero secondo il rito liturgico riservato ai nobili, status conferitogli dal titolo di Cavalier dello Speron d'oro.
La chiesa di San Giovanni in Ayno, per la cronaca, è situata nel rione Regola, in via di Monserrato ed è stata sconsacrata nel 1895. Diventa magazzino di materiali da costruzione e dopo il secondo conflitto mondiale persino cabaret, scuola americana, negozio di antiquariato ed abitazione privata.
La biografia è venuta un po' corposa, forse avrei dovuto sforbiciare maggiormente.. vabbeh vedrò domani
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Homo Trinacrius et Mappicus
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Le biografie dei personaggi storici sono sempre interessanti, almeno per quanto mi riguarda, ma concordo sull'opportunità di una sforbiciata o, ancora meglio, di un accorpamento di periodi sintetizzando alcune informazioni fornite (quali, a titolo di esempio, quelle relative alle varie opere commissionategli, che potrebbero essere riportate in un unico periodo..).
Comunque, grazie a te, tra non molto Wikipedia ci farà un baffo 
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Aggiornamento effettivo:
Metà sinistra:
Metà destra:
Visione d'insieme:
Forse la parte un po' più complessa di questa fase è stata collegare tra loro le varie striscie di cornici...
Anche l'identificazione dei singoli monumenti procede piuttosto bene, aspettativi qualcosa di monumentale a riguardo
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Aspettavo con impazienza un aggiornamento del tuo lavoro. Bravo, Daniele! . -
Tissipilli.
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Mhhh che fatica tutte quelle cornici!! . -
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Buoni progressi, bravo!. È pur sempre un 5000.... . -
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Dopo circa 4 settimane dall'inizio, la situazione è questa:
metà sinistra:
metà destra:
insieme:
Collocati i corpi delle colonne e di altri elementi con strisce rettilinee. Ho revisionato anche la divisione approssimativa iniziale e molte tessere le ho collocate man mano che le passavo
Come prossime tappe penso di estendere le parti grige della muratura e di dedicarmi ai quadri che ho diviso in cielo, costruzioni e pezzi con persone.
A livello di stima penso che potrei anche finire entro l'anno o sforare di poco
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Bei passi avanti rispetto all'ultimo aggiornamento...
Continua cosi!
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Niente male, complimenti!
Dai, la tua previsione è fattibile, se riesci a gestire bene impegni-lavoro-famiglia e ti organizzi riuscendo a dedicare un po' di tempo al puzzle. 60 giorni sembrano tanto ma nella frenetica quotidianità possono risultare pochi. Ti auguro di farcela, a finirlo, e anche prima delle feste
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Visto che è 1 dei puzzle xxl che ho e mi spaventa di +, guardo e imparo X il resto... Tanto di cappello
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Vedute di Roma moderna (1759), Giovanni Paolo Panini - Ravensburger 17409 6Furetto |
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