Vedute di Roma moderna (1759), Giovanni Paolo Panini - Ravensburger 17409 6

Furetto

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    Serenissimo
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    Grazie :)

    Forse più che di stima è meglio parlare di auspicio, procedendo ad eliminazione, le tessere che resteranno per ultime saranno anche quelle di più difficile collocamento, e il fatto che questa edizione ha le zone scure rese praticamente indistinguibili rispetto all'originale e alle edizioni precendeti, rema abbastanza contro.

    Anche se sto cercando di contenere le troppe distrazioni, prima di Natale la vedo piuttosto dura, ma conto anche sulle ferie Natalizie per un bel rush finale :D
     
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    Aggiornamento a domenica mattina, finalmente ho trovato il tempo di postarlo:

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    Avevo iniziato a lavorare sulla parte dei cornicioni in alto, salvo poi arenarmi sulle zone dove cambia la luce. Sono così passato a fare i vari cieli che sono andati via lisci e veloci. Anche i pezzi che si incastravano perfettamente si notava abbastanza chiaramente che erano invece da collocare altrove, non come nell'angolo del pantano. Del cielo mancano solo quelli più grigi, sicuramente finiti nello smistamento sbagliato, comunque per ora passo a fare i vari edifici e poi vedrò.

    Un'osservazione riguardo gli incastri e la tenuta: sono variabili, ovvero, una striscia di 2-3 pezzi lungo i bordi e lungo le due direttrici centrali, orizzontale e verticale, in pratica le zone periferiche della fustella, hanno gli incastri precisi e un'ottima tenuta, di contro nelle parti al centro dei 4 quadranti, gli incastri tendono ad essere un po' più andanti e di conseguenza la tenuta è misera.

    Per la cronaca, completato anche il primo quadretto, è uno di quelli piccoli ma merita il suo dettaglio, purtroppo è una delle poche vedute non identificate, con tutta probabilità, un'angolo scomparso di Roma.

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    Questo stesso angolo è presente anche nelle precedenti versioni, le immagini sono ritagli di quelle più grandi che sono riuscito a trovare di ognuno, non ho armonizzato le grandezze per non incappare in sfocature da ingrandimento o di perdita dettagli in caso di rimpicciolimento.

    Nell'ordine: Mfa di Boston, Met di New York e Louvre di Parigi (vedi puzzle per dettaglio grande).
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    Per avere un'idea della reali dimensioni rimando ai dati e alle immagini complete di ciascuna versione presenti nel mio post iniziale. Potrei affermare che un 5000 pezzi per questo soggetto è il minimo sindacale, per l'accuratezza dei dettagli, il dipinto meriterebbe sicuramente pezzature di gran lunga superiori.

    Edited by Morzus - 16/11/2015, 00:51
     
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    Grande Lele! Ottimo lavoro!!
    Certo che più grande di un 5mila io non avrei il coraggio di farlo, anche se per voi appassionati di questo stile/genere diventerebbe un must :lol:
     
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    Progressi davvero notevoli. Concluderai ben prima del previsto :)
     
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    Molto bello, buon lavoro!
     
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    Bellissimo. Apprezzo soprattutto le foto dei dettagli. Convengo con te che 5.000 è proprio il minimo sindacabile. Dovrebbero farne un 18.000, ma solo a condizione che ci sia una maggior accuratezza nella stampa (percentuale dei retini - soprattutto del nero! - x la quadricromia).
     
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    I progressi sono notevoli solo per il fatto di aver posticipato le zone che mi stavano dando qualche problema, ad un certo punto non potrò più fare questo giochetto e di conseguenza i progressi saranno più lenti.

    Facendo un po' di calcoli in base alle dimensioni standard delle diverse pezzature, l'area del 5000 pezzi sarebbe meno di 1/4 dell'area del dipinto, le dimensioni di un 18000 arriverebbero invece a circa 3/4, con un 24000 dovremmo arrivare sulle dimensioni originali :D sperando sempre che non taglino su qualche lato e che non facciano porcate coi colori... la tecnologia per avere una foto digitale che preservi i dettagli più piccoli esiste e la Ravensburger l'ha già utilizzata nel suo 32000 pezzi "New York City Window" ed è la stessa che sta utilizzando Google nel suo Art Project, ovvero l'unione di più foto che consentono di avere una risoluzione più elevata del classico scatto singolo. Infatti il dettaglio della prima versione di Roma moderna l'ho preso qua: www.google.com/culturalinstitute/project/art-project?hl=it.
     
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    Bel balzo in avanti...
    Non oso pensare che difficoltà possa avere un 18000 con questo soggetto... :wacko:
     
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    Devi però pensare che in genere i 18000 sono divisi in 4 sacchetti, se non li mischi è come fare 4 puzzle da 4500 l'uno :)
     
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    O 3 da 6.000, se Educa.
     
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    Secondo e terzo riquadro completati nello stesso momento. Ad essere fiscali mancherebbe qualche frammento della cornice... (Nicchione nel Cortile della Pigna / Loggia dei Leoni di Villa Medici)

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    le tre versioni a confronto, solito ordine: Mfa di Boston, Met di New York e Louvre di Parigi

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    Il quadretto di sinistra presenta notevoli differenze nelle tre versioni, in comune c'è lo spazio semicircolare e le scale ma la parte superiore nella seconda versione è più allungata e nell'ultima non si distinguono le due torri risultando un tutt'uno, potrebbero quindi essere cose diverse, tuttavia c'è una certa somiglianza con il Nicchione nel Cortile della Pigna, spazio separato del complesso noto come Cortile del Belvedere.

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    Link di Google maps per una sua esplorazione completa.

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    Il Cortile del Belvedere è stato iniziato da Donato Bramante su volere di papa Giulio II nei primi anni del 1500, ma per la vastità del progetto nessuno dei due ne vide il compimento. Successivamente, infatti, intervennero altri architetti: Baldassarre Peruzzi, Antonio Giamberti (noto come Antonio da Sangallo il Vecchio) e Pirro Ligorio che completò il complesso con qualche modifica rispetto al Bramante. Fù infatti Ligorio nel 1565 a trasformare l'esedra del Bramante nel Nicchione che conosciamo oggi. Per arrivare ai tempi del Panini occorre anche notare gli interventi di Domenico Fontana tra il 1587 e il 1590. Dal finire del '700 altre trasformazioni portano la firma di Alessandro Dori, Michelangelo Simonetti, Pietro Camporese il Vecchio e all'inizio dell'800 di Raffaele Stern.

    Il quadretto a destra è inequivocabilmente la Loggia dei Leoni che si affaccia sul giardino di Villa Medici sul Pincio (Trinità dei Monti).

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    Vista frontale con street view.

    L'area della villa è quella degli Horti Luculliani e il suo attuale aspetto lo si deve all'ampiamento di una preesistente casina da parte degli architetti Giovanni di Bartolomeo Lippi (noto come Nanni di Baccio Bigio) e del figlio Annibale.
    Prende il suo attuale nome nel 1576 quando viene acquistata dal cardinale Ferdinando de' Medici che la decorò con diverse statue, molte delle quali però vennero portate a Firenze quando nel 1587 diventò Granduca di Toscana (Ferdinando I de' Medici).
    Nel 1737 con l'estinzione del casato, villa e granducato passano agli Asburgo-Lorena. Questa è la situazione della villa al tempo in cui la dipinse Panini, si possono notare infatti nei suoi dipinti delle statue poste nella parte superiore.
    La spogliazione completa e definitiva avvenne da parte di Pietro Leopoldo (Leopoldo I di Toscana / Leopoldo II d'Asburgo-Lorena) che trasferì tutto il trasportabile a Firenze, compresi i due leoni della loggia.
    Nel 1803 la villa viene acquisita da Napoleone e diviene sede dell'Accademia di Francia. In quell'anno vennero messi nella loggia due leoni, copia degli originali, realizzati dallo scultore Augustin Pajou, vincitore nel 1748 dell'ambitissimo Prix de Rome, sezione scultura.
    L'Accademia di Francia dove operò Panini era però dislocata nei pressi del convento di Sant'Onofrio al Gianicolo (dal 1666, anno di istituzione) e trasferita poi nel 1725 a Palazzo Mancini, in via del Corso.

    I due Leoni, che vantano innumerevoli imitazioni, meritano un discorso più approfondito che affronterò quando completerò il dettaglio di uno di essi: la scultura che si vede in primo piano nel dipinto.

    Dettaglio da "Le fontane di Roma", parte 3, "Le fontane ne' palazzi e ne' giardini di Roma" di Giovanni Franceso Venturini, datato 1691 e custodito al Metropolitan di NY.
    IdLG4Be

    Anche a questo giro ho forse esagerato un po', perdonatemi, ma la mia anima storica trova queste informazioni molto interessanti ed è anche un modo per me di mettere ordine ai miei appunti, al limite potete limitarvi alle figure e saltare il resto :D


    Edited by _Furetto_ - 21/11/2015, 15:07
     
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    X quanto mi riguarda, trovo le tue annotazioni in genere interessanti (a volte forse un po' troppo approfondite x chi non è interessato, ma è un mio parere personale ;)). Quello che non vedo sono i frammenti di cornice mancanti!
     
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    Per frammenti di cornice mancanti, intendevo dire che mancano un paio di tessere per avere anche la cornice dipinta completa e non solo la veduta contenuta. Una piccola inezia :)

    Avendo trovato un'immagine a più alta risoluzione della versione del Louvre ho sostituito i dettagli. Si riesce a distinguere qualcosa meglio anche se i colori in questo caso risultano essere troppo pompati. Già che c'ero ne ho approfittato anche per limare qualcosina.

    Vista la giornata piovosa ho staccato le tessere e messe in luce migliore per la foto, penso che rifarò anche i precedenti in questo modo, la foto ci guadagna.

    Quarto dettaglio ad essere completato: (Piazza di Spagna, Fontana della Barcaccia, Scalinata, Trinità dei Monti)

    Gmx4j3D

    In questo caso nelle tre versioni la collocazione è differente e nelle prime due è messo in primo piano. Mfa, Met, Louvre:

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    Questa veduta è talmente famosa che non avrebbe bisogno di spiegazione, comunque, dal basso verso l'alto:

    Piazza di Spagna, Fontana della Barcaccia, Scalinata, Trinità dei Monti.

    c5Gzr0A

    Piazza di Spagna deve il suo nome alla presenza dell'ambasciata spagnola, nel 1600 era nota invece come Piazza di Francia.

    Vista da street view.

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    La fontana della Barcaccia è stata costruita da Pietro Bernini a partire dal 1626, su incarico di Urbano VIII, e completata probabilmente da suo figlio, il più noto Gian Lorenzo nel 1929, anno di morte di Pietro. La forma svasata e la sua collocazione inferiore riespetto al piano stradale sono frutto della soluzione tecnica adottata per la scarsa pressione dell'acqua usata per alimentarla. Lo stemma con le tre api è simbolo della famiglia Barberini, quella di Urbano VIII. La fontana ha subito atti vandalici sia nel 2007 che nel 2015.

    La Scalinata che collega Piazza di Spagna a Trinità dei Monti è stata costruita un secolo dopo la Barcaccia, il progetto finanziato dai francesi è stato approvato, dopo annose discussioni, da Innocenzo XIII e completato sotto Benedetto XIII in occasione del Giubileo del 1725. La partenità dell'opera è di Alessandro Specchi e Francesco De Sanctis.

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    "Questa magnifica scala, che qui si può ammirare, fatta per recare non esigua comodità ed ornamento al regio convento e alla città, venne ideata e dotata di un lascito testamentario dal nobile francese Stefano Gueffier, il quale, dopo aver curato egregiamente gli affari francesi presso vari pontefici ed importanti principi, morì a Roma il 30 giugno 1661. Questa scalinata, rinviata per molte difficoltà, fu deliberata la prima volta sotto Clemente XI, allorché vennero esaminati modelli e disegni; stabilita sotto Innocenzo XIII, affidata alla cura ed iniziata dal generale correttore dei Minimi di S. Francesco da Paola (Bernardo Monsinat) e finalmente terminata sotto Benedetto XIII, felicemente regnante nell'Anno Santo 1725"

    fonte della traduzione: www.romasegreta.it/campo-marzio/trinita-dei-monti.html

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    La Chiesa della Trinità dei Monti è una delle 5 chiese francesi di Roma, la sua costruzione è iniziata nel 1502 e completata e consacrata da Sisto V nel 1585. I due campanili sono opera di Giacomo della Porta e Carlo Maderno.

    Davanti alla facciata della chiesa, nel 1789, ben dopo la morte di Panini (per questo non c'è nei suoi dipinti), Giovanni Antinori, su volere di Pio VI, colloca l'Obelisco Sallustiano. Questo obelisco deve il suo nome al luogo di ritrovamento, gli Horti Sallustiani, è opera di epoca Imperiale, di fatti i geroglifici sono stati copiati, con errori, dall'Obelisco Flaminio, originario egizio.


    Edited by _Furetto_ - 17/11/2015, 01:26
     
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    Tengo un post per ogni dettaglio così da creare un indice finale con comodi rimandi.

    Quinto dettaglio (Cancello di Villa Negroni Peretti Montalto):

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    Mfa, Met, Louvre:
    DbID8J8k7WdvTzaA1oZ05

    Di questa villa, costruita da Domenico Fontana per l'allora cardinale Felice Peretti di Montalto (poi papa Sisto V), rimane a Roma probabilmente solo la Fontana del Prigione (Il nome è dato dalla figura della fontana), la statua del Nettuno e Tritone di Gian Lorenzo Bernini, collocata in un'altra fontana e presente in un altro dettaglio, finirà invece in Inghilterra. Su quest'area attualmente sorge la stazione Termini.

    La villa nella mappa di Giovanni Maggi, datata 1625 dove si nota anche la presenza di diversi cancelli di ingresso nella proprietà

    24E7kO7

    E in quella, più simile ai canoni moderni, di Giovanni Battista Nolli, datata 1748, stessa epoca del Panini e in cui la proprietà era già passata ai Negroni.

    TdvPGFr
    (clickare per ingrandire)

    Ho evidenziato in giallo l'area della villa, da notare anche l'indicazione dell'acquedotto Felice, presente in un altro dettaglio, che deve il suo nome a papa Sisto V che lo fece costruire per irrigare la sua proprietà.

    Sicuramente non lo stesso cancello dipinto dal Panini ma simile (presumo avrà fatto il cancello principale), è quello di questa foto allegata al piano regolatore del 1883 (Viviani):

    VtcaY2v

    Il palazzo in secondo piano sulla sinistra è Palazzo Massimo alle Terme, tutt'ora esistente, costruito dall'ultimo proprietario dell'area, il gesuita Massimiliano Massimo tra 1883 ed il 1886 dopo aver demolito una costruzione risalente a Sisto V, forse quella che si vede nei pressi delle Terme Diocleziane?

    EDIT: Dettaglio preso dalla mappa del 1693 di Antonio Tempesta, impressionante la somiglianza con il cancello su Roma Moderna, direi che l'identificazione è certa a questo punto

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    clickare sul dettaglio per vedere la porzione di mappa dell'intera proprietà, il particolare era diviso su due pagine, ho preferito lasciare un po' di spazio tra le due in quanto non combacianti perfettamente.


    Domani il resto delle foto di oggi :)

    Edited by _Furetto_ - 23/11/2015, 22:38
     
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    Sesto e settimo dettagli completati assieme con un pezzo comune. (Ignoto / Villa d'Este a Tivoli)

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    Mfa, Met, Louvre:

    bCi0VeF4ECbDt4bZDa14D

    Il quadro di sinistra è diverso in ogni versione, per il Mfa non ho neppure cercato, per il Met invece si riconosce Villa Borghese, per il Louvre non saprei.
    A destra in tutte e tre i casi si tratta di Villa d'Este a Tivoli.

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    Il parco è visitabile anche con streetview.

    La villa è considerata dall'UNESCO uno dei patrimoni dell'umanità. Il committente, il cardinale Ippolito II d'Este, affidò i lavori a Pirro Ligorio. I lavori sono stati travagliati sia perché il cardinale venne destituito e reintegrato successivamente, sia per via di permessi concessi e poi revocati e anche per problemi derivanti dal materiale di costruzione, ad esempio, il travertino utilizzato è stato ricavato dal Mausoleo di Cecilia Metella. La villa venne alfine ultimata in circa 20 anni ed inaugurata nel Settembre 1572. Tra gli interventi successivi va notato il contributo di Gian Lorenzo Bernini con la fontana del Bicchierone e la cascata della fontana dell'Organo.
    Tra le curiosità è senz'altro da segnalare la terza delle suites di Franz Lizt note come "Anni di pellegrinaggio" ispirata ai cipressi e ai giochi d'acqua di Villa d'Este.

    Mappa della villa risalente al 1663 e custodita presso il Nederlands Scheepvaartmuseum di Amsterdam, clickare sopra l'immagine per una versione più grande:

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    Edited by _Furetto_ - 21/11/2015, 13:40
     
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