Venezia, Canal Grande, Friedrich Nerly il vecchio - Ravensburger 17035 7

Furetto

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  1. Furetto
     
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    Complici delle miniature e il fatto di non avere la scatola sottomano quando ho fatto le mie ricerche, mi sa che ho preso una cantonata sull'identificazione di quale Friedrich Nerly abbia effettivamente realizzato il dipinto. Tra padre e figlio e la molteplice confusione dei loro nomi, capire chi ha fatto cosa è impresa difficile.

    Il dipinto del puzzle è questo:

    SX74TyO

    La Raven non ha scritto sulla scatola neppure il museo in cui si trova, che è lo Städel Museum di Francoforte sul Meno. Tuttavia anche sul sito del museo non vi è traccia di questo olio su tela e men che meno di Nerly o Nerlich. Maggiori informazioni le ho trovate su un sito che si occupa di licenziare le foto di opere d'arte, dove a fianco del nome dell'autore vi sono anche le date 1807-1878. Quindi si tratta di Friedrich Nerly il vecchio. Le dimensioni del dipinto sono di 106 x 75 cm, pure inferiori rispetto le dimensioni del puzzle che dovrebbe misurare circa 121,3 x 80,2 cm.

    Invece di Friedrich Nerly il giovane, sono questi altri due quadri con il medesimo soggetto e la stessa angolazione, appartenenti tutti e due a collezioni private:

    ZznACoh

    e in versione notturna:

    WcbPpGI

    Tra le bizzarrie della Raven, Venezia è menzionata solo nella versione inglese del titolo, mentre nella versione francese si fa riferimento anche a Santa Maria della Salute, che è la basilica che si vede in posizione centrale ma Nerly perde il nome...

    Comunque, già che ci sono, anticipo anche la veduta reale ad oggi del Canal Grande:

    A2JsVL8

    La posizione è quella prossima al ponte dell'Accademia a pelo d'acqua. Il link su streetview è questo invece da sopra il ponte è questo. Per la cronaca il primo ponte che attraversa il canale a quest'altezza è stato costruito dagli austriaci nel 1854. Si potrebbe pensare anche che il ponte all'epoca dei dipinti non esistesse ancora. Ma non ho date a riguardo. Invece posso dire che Venezia tornerà italiana solo nel 1866 al termine della terza guerra d'indipendenza.

    I due palazzi a sinistra (Palazzo Cavalli-Franchetti e Palazzo Barbaro a San Vidal) e a destra (il più vicino è Palazzo Brandolin Rota, il resto della lista in seguito) si riconoscono facilmente nonostante vi siano alcune differenze rispetto ai dipinti, la cosa che più balza all'occhio resta comunque la prospettiva che è accorciata rispetto la realtà, verosimilmente anche le differenze dei palazzi sono ascrivibili a licenze artistiche più che a modifiche architettoniche intervenute in seguito.

    Se mi ricordo, la prossima volta faccio anche foto alla scatola che la mia è con la tessera blu e non arancio.

    Edited by _Furetto_ - 21/3/2016, 22:16
     
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