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Le righine di cui parlo sono del dipinto, quindi dovrebbero esserci comunque. Poi ci sono diverse sfumature che consentono di separare in linea di massima le diverse aree del cielo. Certo, occupando circa metà puzzle e non avendo confini netti ma sfumature degradanti, il cielo ha anche la sua dose di monotonia. . -
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Dopo più di un mese che il puzzle è rimasto sul tavolo per essere ammirato, ho deciso che era ora di sbaraccarlo e di tentare l'alta risoluzione, memore del fallimento con il Bombardamento di Algeri che ha lo stesso tipo di taglio, ho tentato un approccio differente. Se non avesse funzionato, avevo già in mente un piano C di riserva anche se un po' rischioso, ma non ce ne è stato bisogno. Eventualmente ne parlerò nell'altro topic che ho aperto tempo fa.
clickare sopra l'immagine per la versione grande
Il 24 Novembre 1807 a Erfurt nasce Christian Friedrich Nerlich. Dopo la morte prematura del padre, cresce da parenti ad Amburgo e inizia ad imparare i primi rudimenti artistici da uno zio. In seguito conoscerà Carl Friedrich von Rumohr che diventerà suo mentore e lo accompagnerà in un viaggio iniziato nel 1827 per la Germania e proseguito nel 1828 in Italia stabilendosi in fine a Roma. È in questa occasione che italianizza il nome in Federico Nerly. Dopo un viaggio nell'Italia meridionale si stabilisce poi a Venezia dove conosce Agathe Alginovich, figlia adottiva del marchese Maruzzi, che sposerà nel 1840. Nel 1842 nasce suo figlio, Friedrich Paul Nerly, diventerà anch'esso vedutista imparando i primi rudimenti dal padre. Nerly il vecchio muore a Venezia il 21 Ottobre 1878.
Alle due versione alternative di Nerly il giovane, già segnalate qui, aggiungo altre tre di Nerly il vecchio:
versione "pomeriggio":
versione "ora d'oro (tramonto)" (quella del puzzle, riproposta qua per comodità di confronto con le altre)
versione "innevata":
versione "chiaro di luna":
Inizio pure ad integrare con qualche ritaglio
Il cielo:
È l'angolo in alto a sinistra, come si può notare ci sono le righine che aiutano a capire l'orientamento delle tessera, stessa caratteristica, con una sfumatura leggermente diversa anche nell'angolo in alto a destra. Invece in posizione centrale queste righine non si notano più, tuttavia si può notare il colore che sfuma, come in questo secondo dettaglio comprensivo di gabbiani:
altri 5 gabbiani solitari sparsi qua e là per il cielo
Il primo degli edifici di sinistra, Palazzo Cavalli-FranchettiSPOILER (clicca per visualizzare)La sua costruzione risale alla seconda metà del 1400.
Foto del 1860 circa:
e come si presenta oggi, dopo la pesante ristrutturazione del 1922 ad opera dell’architetto Camillo Boito
adiacente si scorge Palazzo Barbaro a San Vidal, Palazzo Benzon Foscolo, Palazzetto Pisani e poi complice la curva del Canal Grande e il fatto che sono leggermente più rientrati, il paio di palazzi successi non si distinguono. Tuttavia l'ultimo palazzo, di cui non si vede la facciata sul canale ma solo il lato, essendo più alto dei precedenti potrebbe trattarsi di Palazzo Corner della Ca' Granda. La versione innevata ha un angolo di visuale migliore di questo lato del canale e sembrerebbe suffragare questa ipotesi anche se non ne sono pienamente convinto.SPOILER (clicca per visualizzare)Palazzo Barbaro a San Vidal in realtà è composto da due palazzi costruiti in tempi differenti, il primo progettato da Giovanni Bon nel 1425 (a sinistra), il secondo da Antonio Gaspari nel 1694 (a destra).
Palazzo Benzon Foscolo:
Palazzetto Pisani, costruito tra il 1614 e il 1634 su progetto attribuito a Bartolomeo Monopola:
Palazzo Corner della Ca' Granda, edificato dopo un incendio del 1532 del precedente palazzo ad opera di Jacopo Sansovino. I lavori iniziarono nel 1533 e vennero terminati da Vincenzo Scamozzi dopo il 1556. È per via della sua mole che ha preso l'appellativo di Ca' Granda.
Punta della DoganaSPOILER (clicca per visualizzare)L'edificio attuale risale al finire del '600 ad opera di Giuseppe Benoni con modifiche successive. Da notare la sfera sorretta da due atlanti con sopra la statua detta "Occasio" che ruota con il vento e rappresenta la mutevolezza della fortuna, opera di Bernardo Falconi.
Si prosegue con Santa Maria della Salute e le case che si affacciano sul canale nell'ordine: Abbazia di San Gregorio, (Palazzo Genovese), Casa Santommaso, Palazzo Orio Semitecolo Benzon, Palazzo Salviati, Palazzo Barbaro Wolkoff, Ca' Dario e parte del Palazzo Venier dei Leoni.SPOILER (clicca per visualizzare)Stesso scorcio in versione fotografica:
e in un dipinto di Ippolito Caffi del 1862 dal quale si evince in modo più chiaro la modifica di questa parte del canale avvenuta in seguito.
La basilica di Santa Maria della Salute da angolazione opposta a quella del dipinto. Costruita come ex voto per la peste del 1630/31 su progetto di Baldassare Longhena e completata nel 1687.
L'abbazia di San Gregorio risale al IX secolo ma l'edificio attuale è una ricostruzione del '400 ad opera di Antonio Cremonese, la parte che si affacciava sul canale è stata ridotta per far posto al palazzo successivo.
Palazzo Genovese è successivo al dipinto, infatti la sua costruzione risale al 1892 ad opera di Tricomi Mattei, in precedenza su quest'area c'era il secondo chiostro gotico dell'abbazia di San Gregorio (vedi dipinto di Caffi).
Palazzo Santommaso, la cui origine risale al '400.
Palazzo Orio Semitecolo Benzon
Palazzo Salviati non è presente nel dipinto in quanto risalente al 1903-1906, opera di Giacomo Dell'Olivo. Il mosaico della facciata risale al 1924 quando il palazzo venne sopraelevato di un piano.
Palazzo Barbaro Wolkoff, l'edificio preesistente è stato integrato di elementi decorativi risalenti al '400. Nel 1894, all'ultimo piano visse Eleonora Duse.
Il Palazzo Barbaro Wolkoff e Ca' Dario in una foto del 1870, notare i cambiamenti del palazzo a sinistra.
Ca' Dario è stato commissionata nel 1479 a Pietro Lombardo. Il palazzo è famoso per la lunga sequenza di proprietari finiti sul lastrico e/o morti di morte violenta, tanto da meritarsi la fama di casa maledetta. La sua pendenza è data dal cedimento delle fondazioni, pare anche che l'edificio sia stato costruito sopra un antico cimitero.
Palazzo Venier dei LeoniSPOILER (clicca per visualizzare)Questo palazzo che doveva diventare la sontuosa dimora della famiglia Venier, non si sa se per problemi economici o altri motivi, è incompiuto, tanto da essere stato soprannominato "maifinìo" ("mai finito"). Il progetto è di Lorenzo Boschetti e risale al 1749. Nel 1949 è stato acquistato da Peggy Guggenheim ed attualmente è sede del suo museo di arte moderna. Dal terrazzo che da sul Canal Grande, di fronte si può vedere Palazzo Corner della Ca' Granda.
Ricostruzione fatta da Ruben Camponogara e basata sul modello ligneo del 1753
In parte coperti dalle vele, si possono intravedere: Ca' Biondetti, Palazzi Centani Morosini e Da Mula Morosini, Palazzo Barbarigo, Palazzo Loredan Cini, Palazzo Balbi Valier, Palazzo ParadisoSPOILER (clicca per visualizzare)Ca' Biondetti è nota per essere stata la dimora nel '700 della pittrice Rosalba Carriera.
Palazzi Centani Morosini e Da Mula Morosini. Il primo a essere costruito è stato palazzo Da Mula a destra e risale al XV secolo, del periodo barocco invece è il palazzo Centani sulla sinistra. Quando entrambi sono divenuti proprietà della famiglia Morosini sono stati unificati internamente.
Palazzo Barbarigo risale al XVI secolo, invece gli splendidi mosaici decorativi sono stati realizzati nel 1886 su cartoni del pittore Giulio Carlini. Il mosaico di sinistra rappresenta l'imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V nello studio di Tiziano, quello a destra invece Enrico III di Francia accompagnato dal doge Alvise Mocenigo in visita ad una vetreria di Murano.
Lato di Palazzo Loredan Cini, la facciata principale invece da verso Campo San Vio. L'edifico risale alla seconda metà del '500.
Palazzo Balbi Valier, l'attuale è un rifacimento di fine '700. L'attiguo giardino che si intravede sulla destra è invece stato ricavato abbattendo nel 1828 Palazzo Paradiso (nel ritaglio del dipinto di Nerly è l'edificio più a destra e più basso di colore rossiccio).
Palazzo Contarini Dal Zaffo (Palazzo Contarini Polignac) e Palazzo Brandolin RotaSPOILER (clicca per visualizzare)Palazzo Contarini Dal Zaffo noto anche come Palazzo Contarini Polignac, risale al finire del XV secolo, non è certo il nome dell'architetto che l'ho a progettato ma si fanno i nomi di Mauro Codussi, Pietro Lombardo e di Giovanni Antonio Buora.
Palazzo Brandolin Rota risale al '600 e rialzato di un piano nel '700.
Ed ora un po' di bragozzi, gondole e altro.
le 3 comari:
e chiudo con dei riflessi sull'acqua del canale:
Edited by Furetto - 13/8/2020, 19:25. -
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Finito di integrare i ritagli, foto e brevissimi cenni riguardo i diversi palazzi e i cambiamenti intercorsi dal dipinto ad oggi. . -
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Fantastico, un lavoro splendido!!
Dettagliatissimo e con foto eccellenti... i gabbiani non li avevo notati, come le righe delle pennellate...
Daniele complimenti, lavoro eccelso.. -
Tissipilli.
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Che capolavoro! Puzzle e approfondimento naturalmente! Mi è venuta voglia di acquistare questo soggetto . -
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Dettagliatissimo ed eccellente lavoro . -
.CITAZIONE (Made In Heaven @ 23/5/2016, 06:57)Fantastico, un lavoro splendido!!
Dettagliatissimo e con foto eccellenti... i gabbiani non li avevo notati, come le righe delle pennellate...
Daniele complimenti, lavoro eccelso.
Quei gabbiani, nell'immagine della scatola, si trovano esattamente sotto la tessera colorata.
Comunque per maggiore completezza ho aggiunto altri 5 gabbiani solitari che sono sparsi qua e là per il cielo.
Ho aggiunto altresì una terza versione che mi ero perso per strada. È evidente come Nerly il vecchio abbia voluto rendere questo scorcio di Venezia a diverse ore del giorno e in diverse stagioni. Mancherebbe una versione matutina, dove il lato ombra e lato sole sarebbero invertiti, non l'ho trovata e non saprei neppure se esista. Anche la versione diurna di Nerly il giovane è chiaramente pomeridiana. Da notare anche la differente illuminazione delle versioni al chiaro di luna di padre e figlio.CITAZIONE (Tissipilli @ 23/5/2016, 10:23)Che capolavoro! Puzzle e approfondimento naturalmente! Mi è venuta voglia di acquistare questo soggetto
E sì, un puzzle bellissimo e che consiglio vivamente. Tutte le versioni meriterebbero un puzzle ma questa, rispetto alle altre, ha il fascino della così detta "ora d'oro", ovvero quel momento della giornata dove il sole è molto basso all'orizzonte e la luce da un effetto particolare e le ombre non sono più così nette, semmai molto allungate. Questo effetto può esserci sia all'alba che al tramonto, nella fattispecie essendo il lato sinistro un po' più in luce rispetto al destro è una versione fatta al tramonto.CITAZIONE (Morzus @ 23/5/2016, 11:09)Dettagliatissimo ed eccellente lavoro
Merito del metodo usato, ma pure di riuscire a metterlo in pratica per questo soggetto avrei anche fatto carte false!. -
Scibaa.
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Stupendo il soggetto , bellissimi gli approfondimenti storici e artistici e le foto dei dettagli ..........sei da imitare .......
sul tema .....luminosità diversa , epoca diversa , mi piace molto ma non sopporto il motoscafo .
comunque sei bravissimo ed amo i tuoi approfondimenti............
Edited by Furetto - 27/6/2021, 00:13. -
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Tactic, marca olandese, a me ignota prima d'ora.
Oltre al motoscafo si nota anche un vaporetto, decisamente altro naviglio rispetto all'800 che piaccia o no, questo circola oggi. Il traffico scarso e il sole piuttosto basso e nascosto dalle cupole di Santa Maria della Salute indicano che lo scatto è stato fatto di mattino presto e dall'angolazione si deduce da sopra il ponte dell'accademia. Peccato anche che non si veda la facciata di Ca' Dario in quanto coperta dalle impalcature del restauro.. -
Scibaa.
User deleted
ciao
pensavo di acquistare il puzzle ma mi hai fatto notare le impalcature .............interessante le considerazioni su luce e sul posto dello scatto .
ne aggiungo un altro che sicuramente conosci .........
Edited by frences68 - 29/4/2018, 12:35. -
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Anche se ci sono soggetti interessanti, i 500 li salto, almeno per ora. Ne ho già tanti di pezzature a me più appetibili
Sempre parlando di luce, in queso caso si parla di "ora blu". Mentre nell'ora d'oro il sole è basso ma comunque sopra l'orizzonte, nell'ora blu è sotto. Si ha questa condizione immediatamente prima dell'alba o immediatemente dopo il tramonto, c'è un po' di luce ma non è né notte né giorno. Il nome di queste particolari momenti infatti derivano dal colore dominante che porta la luce al paesaggio. In questo caso, complice probabilmente anche il colore rosso di alcuni palazzi, nel complesso sembra di avere una dominante violacea. Ma forse è anche accentuato dalla foto della scatola in sé: se si fa caso al bordo, dove suppongo tutto debba essere bianco, in realtà il bianco lo si ha nella parte superiore, verso il basso sfuma tutto vero l'azzurrino... potrebbe anche essere la scatola sfumata in quel modo, non saprei dire, non sempre si riesce a giudicare i colori di un oggetto da una foto.. -
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Staimo andando leggermente offtopic nel topic veneziano di Furetto ma se a lui non dispiace.... SPOILER (clicca per visualizzare). -
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La foto della scatola era un po' fuorviante a vedere il puzzle e quella della tua scatola è già meglio
Per l'offtopic, beh mica poi più di tanto, sono sempre vedute di questa parte del canale, c'è sempre il discorso di differenti ore del giorno che avevo affrontato comparando le diverse versioni del dipinto di Nerly, c'è anche il fattore di documentazione storica, anch'esso da me affrontato con la comparazione della situazione di circa 170 anni fa e oggi, visto che un'immagine documenta il fatto che Ca' Dario sia sotto restauro mentre nell'altra neppure c'è.... -
Scibaa.
User deleted
grazie Furetto
mi stavo già sentendo in colpa per l'off-topic ...........le considerazioni sulla luce sono interessantissime (da sola non ci sarei mai arrivata ) ed anche i raffronti fra l'oggi e il ieri e le notizie storiche ............sei un grande...........