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Caspita che avanzamento! Niente male, bravo Lele! . -
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Bravissimo! Sei avanzato tanto e la galleria prende vita . -
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Homo Trinacrius et Mappicus
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Ottimi progressi, concluderai molto prima di quanto pronosticato . -
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Aggiornamento sostanzioso!Complimenti . -
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E sì, questa settimana è andata molto bene. Ma la parti più noiose sono ancora da fare e lì prevedo qualche rallentamento.
Intanto ho già qualcosina da dettagliare e come fatto per Roma Moderna, i dettagli li metterò man mano che li completo in modo da non avere il mattone tutto alla fine. -
Ronda puzzle.
User deleted
Sono curioso di vedere i dettagli, questo puzzle ne è particolarmente ricco... . -
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Complimenti, Daniele! Purtroppo ingrandendo le foto dal telefono perdono di definizione, per cui ti chiedo se si tratta di una Clem di vecchia generazione (incastri tutti uguali) oppure no. . -
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Nella parte interna del fondo della scatola è riportato "Retro 6000 pz - MUSEUM 2013", quindi il puzzle non può che essere successivo, infatti da altra fonte risulta uscito nel 2014. . -
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Ho aspettato qualche giorno e i dettagli si stanno accumulando.
primo dettaglio: Arco di Druso (riferito al quadretto più a destra, gli altri più piccoli sono irriconoscibili)SPOILER (clicca per visualizzare)Apparentemente solo nella versione louvre, le foto delle altre versioni sono troppo piccole o hanno dei dettagli dipinti fin troppo di sbieco per trovarci una corrispondenza.
link a streetview.
Questo fornice si trova in via di Porta San Sebastiano, corrispondente all'antica via Appia, il nome con il quale è noto, Arco di Druso deriva dal fatto che in passato si credeva fosse un arco di trionfo dedicato a Druso Maggiore o Germanico, ovvero Nerone Claudio Druso (latino: Nero Claudius Drusus). Un'altra ipotesi invece lo identifica come l'Arco di Traiano nella I Regio. In realtà, di questi due archi trionfali è noto solo che sono esistiti ma la loro reale posizione è persa da secoli, la cosa certa è che sopra quest'arco passava l'Acqua Antoniniana, derivazione dell'Acqua Marcia fatta costruire da Caracalla per alimentare le sue terme. Più che un arco di trionfo riciclato perché sul percorso del nuovo acquedotto è invece plausibile la teoria secondo la quale questo fornice, trovandosi sopra l'Appia Antica, sia stato monumentalizzato in epoca successiva alla sua costruzione.
L'altro lato dell'arco:
Edited by _Furetto_ - 29/10/2016, 11:19. -
Ronda puzzle.
User deleted
Complimenti per l' approfondimento! Io lo trovo molto interessante e quindi attendo i prossimi . -
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La storia attraverso i luoghi e i monumenti
Secondo dettaglio: Settizonio o Settizodio (quadretto più a destra, stesso discorso del primo)SPOILER (clicca per visualizzare)Anche questo apparentemente solo nella versione louvre, le foto delle altre versioni sono troppo piccole o hanno dei dettagli dipinti fin troppo di sbieco per trovarci una corrispondenza.
Premessa: il rudere di questo monumento al tempo del Panini era già stato demolito da quasi un paio di secoli, tuttavia le stampe cinquecentesche che circolavano hanno ispirato diversi artisti di epoche successive, tra cui il nostro, che li hanno inclusi nelle loro opere. Una delle stampe che mostrano questo rudere risale al 1582 ad opera di Claude Duchet, italianizzato spesso in Claudio Duchetto o Duchetti.
In origine era la facciata della Domus Severiana fatta costruire da Settimio Severo (latino: Lucius Septimius Severus Augustus) nel 203. Questo ninfeo si trovava lungo la via Appia e doveva sicuramente impressionare chi entrava in Roma da sud. Per un breve tempo ospitò anche la salma del figlio di Settimio Severo: Geta (latino: Publio Settimio Geta) Si sa che già nell'VIII secolo era in rovina e che venne riciclato in fortezza nel periodo medievale, nel '200 faceva parte del sistema difensivo dei Frangipane (nome che apparirà anche per un altro dettaglio).
Per secoli, così come altri monumenti antichi, è stato usato come cava di materiale, però la sua definitiva demolizione avvenne nel 1588-89 ad opera dell'architetto Domenico Fontana (nome che ricorderete da Roma Moderna) su ordine di papa Sisto V che riciclò il materiale così ottenuto a basso costo in diversi altri monumenti di nuova costruzione o per ripararne altri di epoca romana.
Il nome Settizonio ricorda la cifra 7, ma non è ben chiaro a cosa potesse far riferimento. Considerare che in origine avesse 7 piani è da escludere, sarebbe stato fin troppo alto e del resto anche le stampe più antiche mostrano solo 3 piani, forse era in rifermeno al numero degli elementi sviluppati in orizzontale, quindi poteva essere diviso in 7 zone. Oppure, considerando alcune varianti del nome, in uso nel medioevo (Septemsolium, Septasolis e Septem Solia) poteva riferirsi alla presenza di 7 statue delle divinità planetarie, che presiedevano anche ai giorni della settimana (Saturno, Sole, Luna, Marte, Mercurio, Giove e Venere), in questa interpretazione, soli è da intendersi come astri e quindi pianeti secondo le concezioni astrologiche dell'epoca romana.
Edited by _Furetto_ - 29/10/2016, 11:20. -
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Terzo dettaglio: Non identificati SPOILER (clicca per visualizzare)Anche questi due monumenti sembrano essere presenti solo nella versione louvre.
E oggi me la sono cavata velocemente
Edited by _Furetto_ - 29/10/2016, 11:21. -
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Quarto dettaglio: Porta Maggiore (sulla destra) SPOILER (clicca per visualizzare)Come gli altri dettagli, anche questo in apparenza è solo nella versione louvre:
Aspetto della porta nel 1775, incisione di Giovanni Battista Piranesi
streetview.
La Porta Maggiore è una delle porte delle Mura Aureliane, fu costruita da Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico (latino: Tiberius Claudius Caesar Augustus Germanicus) nel 52 per consentire il passaggio dell'acquedotto che porta il suo nome e scavalcava le antiche vie Labicana (oggi via Casilina) e Prenestina (latino: Praenestina). A più riprese questa porta venne chiusa in parte o completamente come negli anni dell'assedio dei Goti (537-538). Verrà riaperta da papa Gregorio XVI nel 1838, salvo poi restringere le aperture perché troppo ampie e quindi poco controllabili. La situazione attuale è invece frutto dei lavori effettuati nel 1956 ad opera dell'architetto Petrignani.
Edited by _Furetto_ - 29/10/2016, 11:22. -
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Quinto dettaglio: Basamento della Colonna di Antonino Pio SPOILER (clicca per visualizzare)Riconoscibile in tutte e tre le versioni: stoccarda, met, louvre
streetview riporta solo la copertura dei resteauri.
La colonna venne eretta nel 161-162 in onore di Antonino Pio (latino: Titus Aurelius Fulvus Boionius Arrius Antoninus Pius) e della consorte Faustina da parte di Marco Aurelio (latino: Marcus Aurelius Antoninus Augustus) e Lucio Vero (latino: Lucius Ceionius Commodus Verus) nel posto dove avvenne la cremazione dell'imperatore. La colonna venne scoperta nel 1703 in seguito alla demolizione di alcuni edifici nella zona di Montecitorio e dissotterrata due anni più tardi da Francesco Fontana. La colonna risultò però rotta in più punti e incompleta tanto non poter essere restaurata. Nel 1741 Benedetto XIV fece posizionare il basamento in Piazza Montecitorio dove Panini la dipinse. Attualmente il basamento si trova nel cortile della Pinacoteca Vaticana.
La figura alla sua base rappresenta l'apoteosi di Antonino Pio e della moglie Faustina, ovvero il riconoscimento come divinità. La coppia imperiale è sul carro che sale in cielo portato dall'angelo, in basso all'angolo sinistro la personificazione del Campo Marzio, all'angolo destro la dea Roma.. -
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Aggiornamento globale fresco fresco:
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