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Eccomi alle prese con una nuova marca: la Dujardin. Comprato usato parecchio tempo fa ho contato le tessere solamente da un mesetto e ci dovrebbero essere tutte.
Sulla scatola l'unica indicazione che viene riportata riguardo il titolo è: "La casa di Rubens", ma facendo una piccola ricerca sul dipinto mi sono accorta che in realtà questo non è il nome dell'opera, ma bensì il luogo dove è tutt'ora conservato, la Casa-Museo di Rubens (Rubenshuis), ad Anversa, in Belgio.
Il quadro è conosciuto col titolo: "La Galleria di Cornelis van der Geest", un dipinto del 1628 ad opera di Willem van Haecht. Nessuna notizia invece è riportata riguardo l'anno di produzione.
Un'altra sorpresa (questa volta amara) è scoprire che la Dujardin ha tagliato enormemente l'immagine rispetto all'originale sia nella parte alta del dipinto che sul lato destro, cosa che fatico a digerire ma purtroppo non posso farci nulla, quindi accontentiamoci di quello che si vede
In realtà c'è anche un altro piccolo taglio di 1 cm circa sulla parte bassa, ma rispetto alle altre due è irrisoria. La parte sinistra sembra essere l'unica integra.
Ecco come si presenta l'immagine originale:
Prima di mostrarvi il puzzle qualche cenno sull'autore e sul quadro (ho fatto il solito riassunto ), sperando sempre che sia tutto giusto...in caso contrario autorizzo Furetto a bacchettarmi direttamente sulla testa
Willem van Haecht nacque ad Anversa, in Belgio nel 1593 come figlio del pittore paesaggistico Tobias Verhaecht. Imparò l'arte della pittura da suo padre che fu anche il primo insegnante di Peter Paul Rubens.
Lavorò a Parigi e viaggiò in Italia per circa 7 anni. Nel 1626 divenne maestro nella Gilda di San Luca ad Anversa e dal 1628 fu curatore della collezione d'arte di proprietà di Cornelis van der Geest, un ricco mercante e collezionista di Anversa, che aveva un particolare amore per le opere di Quentin Metsys (o Massys) e Peter Paul Rubens.
Willem dipingeva prevalentemente gallerie d'arte, aiutato in quel periodo anche dal rinnovato fervore che si diffuse tra le famiglie di nobili (ma anche tra gli stessi pittori) di collezionare opere d'arte, trasformando alcune stanze dei loro palazzi in vere e proprie gallerie d'arte.
Nacque così l'epoca delle "wunderkammer", tradotto "camere delle meraviglie" o anche "armadi delle curiosità", praticamente delle stanze dove le famiglie nobili conservavano oggetti preziosi di vario tipo e opere d'arte di grande valore, una specie di primo abbozzo di quelli che poi sarebbero diventati i primi musei
Questo portò di conseguenza all'incremento di pitture che evocavano immagini di collezioni d'arte reali, immaginarie o ibride.
La tavola di 1 metro x 1 metro e 30 ricorda un evento realmente accaduto nel 1615: la visita dell'Arciduca Alberto d'Austria e dell'Arciduchessa Isabella Clara Eugenia d'Asburgo alla galleria d'arte di Cornelis van der Geest. Il reggente dei Paesi Bassi Spagnoli e la consorte sono seduti sulla sinistra, mentre di fronte a loro c'è Cornelis van der Geest che mostra con la mano destra la "Madonna col Bambino" di Quentin Metsys e con la sinistra si tocca il petto a significare quanto apprezzi il quadro.
Dietro van der Geest ci dovrebbe essere il celebre pittore Peter Paul Rubens e più in là sulla sinistra si vede il principe Ladislao IV futuro re di Polonia (col cappello nero e che visitò la galleria nel 1624).
Nel quadro sono presenti anche molti altri dipinti famosi come "Paracelsus" di Quentin Metsys o la "Battaglia degli Amazzoni" di Rubens anche se non sono state rappresentate tutte le opere realmente presenti nella collezione. Nel quadro inoltre sulla destra compare anche l'autore Willem van Haecht fermo sulle scalette (o forse in procinto di entrare nella sala), ma purtroppo nel puzzle questa parte è stata tagliata e riusciamo a vederlo solo sull'immagine originale.
Una curiosità. Quest'opera sembra racchiudere un piccolo mistero riguardante un altro quadro raffigurato nella collezione di van der Geest e di cui sembra si siano perse le tracce.
Il quadro in questione, dal titolo "la donna che bagna" o "donna al suo gabinetto", era un dipinto di Jan van Eyck, considerato il più grande pittore fiammingo del XV secolo. La sua fama era così estesa da essere nominato da 3 grandi storici quali Bartolomeo Fazio, Giorgio Vasari e Karel van Mander, i quali nel corso degli anni citano e parlano di un'opera dell'artista di cui però non c'è più traccia.
Si pensa che l'opera sia uno dei quadri presenti proprio nel dipinto di van Haecht e raffigurante una ragazza nuda in compagnia di una cameriera, forse in procinto di un bagno rituale prematrimoniale.
In questo dipinto sono presenti vari collegamenti con una famosa tavola di Jan van Eyck "Il ritratto dei coniugi Arnolfini", dove sia l'ambiente in cui si trovano le figure e molti altri particolari presenti sono collocati con la stessa modalità e affinità dell'altro quadro. Alcuni suppongono che la ragazza nuda possa essere presumibilmente Giovanna Cenami, futura moglie di Arnolfini.
Il quadro di van Haecht sembrerebbe quindi contenere la prova dell'esistenza di questo famoso dipinto realizzato da van Eyck. In realtà vi è anche un altro pannello più piccolo custodito presso il Fogg Museum dell'Università di Harward che riproduce la stessa scena seppur differenziandosi in alcuni aspetti.
Adesso finalmente passiamo al puzzle
Scatola
lati
il puzzle con le tessere nella scatola senza la busta, praticamente mi è stato spedito così, per fortuna non se ne è persa nessuna durante il viaggio
Le tessere sono ben fatte e abbastanza solide e i colori appaiono vividi. Prevalentemente ci sono pezzi a 2 teste contrapposte, però sono presenti anche tessere a 1 testa e a 3 teste e sporadicamente tessere a 2 teste ravvicinate.
Alcune delle teste inclinate verso destra o sinistra si presentano come allungate (a collo d'anatra mi viene da dire ).
Il puzzle sembra essere stato conservato in buone condizioni e anche sul retro dei pezzi non c'è segno di muffa, ma a forza di rovistare nella scatola per effettuare lo smistamento ho notato che su alcune si stanno cominciando a formare delle crepature, quindi dovrò trattarle con molta delicatezza.
Confronto tra diverse tessere. Da sinistra verso destra: Dujardin, Nathan, Clementoni, Falcon.
stessa cosa partendo dall'alto al basso
smistamento
Non mi ricordavo la fatica di smistare 5000 tessere tutte d'un fiato devo dire che ho faticato e ad un certo punto stavo per cedere, anche perché le tonalità di colore si somigliano.
Montando i bordi ho notato che le tessere in alto e in basso hanno pezzi lunghi e stretti, mentre le tessere dei lati destro e sinistro si presentano basse e larghe.
Nella foto partendo dall'alto: bordo superiore (girato), inferiore, bordo lato sinistro e lato destro
Inoltre nel bordo sinistro e destro è presente uno scalino tra una tessera e l'altra, mentre questa particolarità non c'è tra i pezzi dei bordi superiore e inferiore. Tuttavia questo scalino non è presente in modo continuativo, ma si alterna ogni tot di tessere.
Sempre montando il bordo mi sono accorta che tra le tessere c'è una sequenza che si ripete ogni 25 tessere ma non ho capito bene ancora come siano divise le varie sezioni del puzzle, forse andando avanti sarà tutto più chiaro.
qui si può vedere la sequenza ripetuta sul bordo inferiore
per ora è pronto il bordo
Ho rifatto artigianalmente (e si vede ) il cartoncino come base d'appoggio perché rispetto al 5000 Ravensbuger questo puzzle è più grande sia in larghezza che in lunghezza di alcuni centimetri.
Edited by Furetto - 21/11/2023, 20:36. -
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Immagine molto bella e puzzle molto difficile da fare. Esiste una versione Educa con lo stesso numero di pezzi e altrettanto orrendamente mutilata:
Ma ce n'è anche una quasi integra della Ravensburger di 3.000 pezzi a cui sto dando la caccia:
Ovviamente sono entrambe fuori catalogo da oltre 10 anni, ma altrettanto ovviamente ad un certo punto le vedrai comparire nello scoiattolesco Museo
Detto questo, buon lavoro
Edited by _Furetto_ - 1/5/2018, 22:54. -
.CITAZIONE (scoiattolo75 @ 15/10/2017, 04:54)Immagine molto bella e puzzle molto difficile da fare.
L'ho pensato anch'io mentre smistavo le tessere....sicuramente se tutto va bene lo finirò a NataleCITAZIONE (scoiattolo75 @ 15/10/2017, 04:54)Ovviamente sono entrambe fuori catalogo da oltre 10 anni, ma altrettanto ovviamente ad un certo punto le vedrai comparire nello scoiattoleschi Museo
Quella della Ravensburger, che non è molto tagliata, dev'essere molto bella. Buona caccia!CITAZIONE (scoiattolo75 @ 15/10/2017, 04:54)Detto questo, buon lavoro
Ti ringrazio. -
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Il tuo servizio è, come sempre, impeccabile, Alessandra, hai già realizzato buona parte della recensione Dujardin, una marca rara e interessante (di cui ho un 5000 pezzi da fare).
Il soggetto mi piace moltissimo, come tutte le gallerie d'arte, del resto, ma devo dire che il taglio operato dalla marca francese è davvero eccessivo (più che un taglio lo definirei uno zoom), per cui personalmente credo che non lo avrei probabilmente acquistato, e mi sarei (perché parlare al condizionale? Può darsi che lo stia già soffiando a scoiattolo ) messo alla ricerca del Ravensburger, come il nostro Dmitrij (per gli amici DMTR).. -
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Bella recensione. Il soggetto mi piace molto e, per quello che vedo, la cornice mi sembra che abbia degli ottimi incastri. . -
.CITAZIONE (Morzus @ 16/10/2017, 10:56)Il tuo servizio è, come sempre, impeccabile, Alessandra, hai già realizzato buona parte della recensione Dujardin, una marca rara e interessante (di cui ho un 5000 pezzi da fare).
Il soggetto mi piace moltissimo, come tutte le gallerie d'arte, del resto, ma devo dire che il taglio operato dalla marca francese è davvero eccessivo (più che un taglio lo definirei uno zoom), per cui personalmente credo che non lo avrei probabilmente acquistato, e mi sarei (perché parlare al condizionale? Può darsi che lo stia già soffiando a scoiattolo ) messo alla ricerca del Ravensburger, come il nostro Dmitrij (per gli amici DMTR).
Ti ringrazio Massimo
Quando ho acquistato il puzzle non conoscevo quest'opera, così pensavo che l'immagine originale fosse interamente quella che appariva sulla scatola. Se avessi verificato prima penso anch'io che mi sarei buttata alla ricerca del Ravensburger che ha la versione quasi integra.SPOILER (clicca per visualizzare)credo che ti convenga continuare a parlare al condizionale se non vuoi scatenare un conflitto mondialeCITAZIONE (ezia z. @ 16/10/2017, 11:24)Bella recensione. Il soggetto mi piace molto e, per quello che vedo, la cornice mi sembra che abbia degli ottimi incastri.
Grazie mille Ezia
Gli incastri non sono male, a volte si confondono, ma fino ad ora anche se ho fatto molto poco, sono riuscita a capire l'errore perché mi sto concentrando su parti ben distinguibili, non so come andrà sulle parti di colore uniformi...ci penserò più in là.
La tenuta invece è un disastro, non si possono spostare neanche 2 tessere insieme...ma neanche soffiarci sopra quando si forma un po' di polvere (visto che il cartoncino sta per terra) che salta tutto in aria tipo esplosione... la cornice si sfascia in continuazione appena sposto la base, insomma i pezzi tra loro non risultano compatti. Mi armerò di pazienza. -
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Bel soggetto, il taglio è da ergastolo! Questa volta non dipende neanche dal doversi adattare a un rapporto fisso tra altezza e larghezza della stampatrice del puzzle, come accade di solito. . -
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Ottima presentazione del puzzle
il taglio è qualcosa di osceno,ma il soggetto mi piace molto
Attendo i primi sviluppi per apprezzarlo meglio. -
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arghhhh, non sopporto i puzzle che si disfano solo a guardarli, che nervoso!!! Avevo visto male! . -
.CITAZIONE (Nienteproprio @ 15/10/2017, 03:19)Sulla scatola l'unica indicazione che viene riportata riguardo il titolo è: "La casa di Rubens", ma facendo una piccola ricerca sul dipinto mi sono accorta che in realtà questo non è il nome dell'opera, ma bensì il luogo dove è tutt'ora conservato, la Casa-Museo di Rubens (Rubenshuis), ad Anversa, in Belgio.
Il quadro è conosciuto col titolo: "La Galleria di Cornelis van der Geest", un dipinto del 1628 ad opera di Willem van Haecht. Nessuna notizia invece è riportata riguardo l'anno di produzione.
A dire il vero anche "La Galleria di Cornelis van der Geest" non è proprio esattissimo in quanto vi potrebbero rientrare gli atri 3-4 sempre di van Haecht tra cui "Alessandro Magno visita lo Studio di Apelle" e in genere li si diversifica in base ai presenti, Alessandro Magno in un caso e gli Arciduchi Alberto e Isabella in questo, ma poi il titolo verrebbe chilometrico e quindi va bene cosìCITAZIONE (Nienteproprio @ 15/10/2017, 03:19)Un'altra sorpresa (questa volta amara) è scoprire che la Dujardin ha tagliato enormemente l'immagine rispetto all'originale sia nella parte alta del dipinto che sul lato destro, cosa che fatico a digerire ma purtroppo non posso farci nulla, quindi accontentiamoci di quello che si vede
Taglio che meriterebbe la lapidazione della Dujardin!CITAZIONE (Nienteproprio @ 15/10/2017, 03:19)Prima di mostrarvi il puzzle qualche cenno sull'autore e sul quadro (ho fatto il solito riassunto ), sperando sempre che sia tutto giusto...in caso contrario autorizzo Furetto a bacchettarmi direttamente sulla testa
Più che altro integrerei le informazioni sul dipinto con un argomento che sembrano tutti trascurare concentrandosi sui dipinti in esso contenuti. Sto parlando delle statue visibili sul lato destro e purtroppo tagliate nel puzzle. La loro presenza qui, o meglio di copie nella collezione di van der Geest, testimonia la vasta eco che ebbero in tutta Europa la loro scoperta avvenuta a Roma nei decenni precedenti. Due in particolare sono famosissime ed ebbi modo di parlarne nella discussione di Vedute di Roma Antica del Panini: l'Apollo del Belvedere e l'Ercole Farnese. Sul puzzle t'è rimasta giusto una Cerere, indentificabile dalla cornucopia e dalla falce, simbolo di abbondanza del raccolto.
Per i dipinti, molti sono in comune con il già citato "Alessandro Magno visita lo Studio di Apelle", discussione che ho tra l'altro integrato con molti altri riconoscimenti qualche mese fa e anche lì tra le statue si riconosce il famoso gruppo del Laocoonte che influenzò parecchio Michelangelo!CITAZIONE (scoiattolo75 @ 15/10/2017, 04:54)Ma ce n'è anche una quasi integra della Ravensburger di 3.000 pezzi a cui sto dando la caccia:
L'avevo trovato parecchi mesi fa, usato e garantito completo, ma avevo considerato la pezzatura troppo piccolina per un soggetto del genere.... -
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_Furetto_ Ti picchio! . -
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Il Museo d'arte è una realtà da diffondere nel net
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CITAZIONE (scoiattolo75 @ 15/10/2017, 04:54)
Ma ce n'è anche una quasi integra della Ravensburger di 3.000 pezzi a cui sto dando la caccia:
Ovviamente sono entrambe fuori catalogo da oltre 10 anni, ma altrettanto ovviamente ad un certo punto le vedrai comparire nello scoiattoleschi Museo
Detto questo, buon lavoro
occhio che è pure sotto la mia attenzione
Ma poi che devi fare con quel museotto che hai, se si vuole vedere un museo di tutto rispetto basta andare nella Galleria del Frank!
Edited by frences68 - 28/4/2018, 23:22. -
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La tua è una galleria d'arte, il mio Museo è di puzzle fuori catalogo che comprende vari generi, non solo d'arte. C'è una bella differenza. . -
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La tua è una galleria d'arte, il mio Museo è di puzzle fuori catalogo che comprende vari generi, non solo d'arte. C'è una bella differenza.
Scoia guarda che io stavo scherzando!
Ci mancherebbe!. -
.CITAZIONE (giulianobos @ 18/10/2017, 06:57)Bel soggetto, il taglio è da ergastolo! Questa volta non dipende neanche dal doversi adattare a un rapporto fisso tra altezza e larghezza della stampatrice del puzzle, come accade di solito.
Grazie Giuliano sì infatti il taglio è troppo esagerato...CITAZIONE (The Wire @ 18/10/2017, 08:39)Ottima presentazione del puzzle
il taglio è qualcosa di osceno,ma il soggetto mi piace molto
Attendo i primi sviluppi per apprezzarlo meglio
Grazie Eliseo, non è che sia riuscita a fare molto, ho avuto poco tempo, poi non è neanche molto semplice come soggetto, ma posso mostrarti qualche piccolo assemblamentoCITAZIONE (ezia z. @ 18/10/2017, 10:58)arghhhh, non sopporto i puzzle che si disfano solo a guardarli, che nervoso!!! Avevo visto male!
Disfare è dire poco, si sfracella letteralmente...quando devo spostare una parte devo sollevare tessera per tessera o far scivolare il pezzo da un cartoncino all'altro, ma anche facendo così le tessere fra loro si staccano. Alcuni incastri sono strani, su dei pezzi ho avuto il dubbio all'inizio di averli posizionati male perché non combaciano perfettamente, rimane cioè nell'incastro una piccola fessura quasi impercettibile. Però questa cosa c'è solamente su alcuni pezzi, la maggior parte di quelli che ho assemblato combacia bene.CITAZIONE (_Furetto_ @ 20/10/2017, 00:55)A dire il vero anche "La Galleria di Cornelis van der Geest" non è proprio esattissimo in quanto vi potrebbero rientrare gli atri 3-4 sempre di van Haecht tra cui "Alessandro Magno visita lo Studio di Apelle" e in genere li si diversifica in base ai presenti, Alessandro Magno in un caso e gli Arciduchi Alberto e Isabella in questo, ma poi il titolo verrebbe chilometrico e quindi va bene così
Sì infatti quando ho cercato notizie su questo dipinto usciva sempre fuori anche l'altro. Grazie, come sempre, per le integrazioniCITAZIONE (IL Frank @ 20/10/2017, 13:56)occhio che è pure sotto la mia attenzione
Ma poi che devi fare con quel museotto che hai, se si vuole vedere un museo di tutto rispetto basta andare nella Galleria del Frank!CITAZIONE (scoiattolo75 @ 20/10/2017, 15:20)La tua è una galleria d'arte, il mio Museo è di puzzle fuori catalogo che comprende vari generi, non solo d'arte. C'è una bella differenza.
Calmi ragazzi, niente azzuffate virtuali
Ecco tutto quello che sono riuscita a fare, non è molto ma è meglio di niente
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