Venezia, Béatrice Prève - Trefl 27085

Furetto

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Serenissimo
    Moderatore

    Group
    Consulente tecnico
    Posts
    4,181

    Status
    Anonymous
    In questo puzzle, di una marca che non ho provato prima d'ora, ci sono due costruzioni la cui origine ha analogie coi tempi nostri...

    intanto vi beccate le tessere nella scatola:

    xbLGK0Y
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Serenissimo
    Moderatore

    Group
    Consulente tecnico
    Posts
    4,181

    Status
    Anonymous
    Bordo:

    XMCEx4o
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Serenissimo
    Moderatore

    Group
    Consulente tecnico
    Posts
    4,181

    Status
    Anonymous
    Avrei dovuto dare una raddrizzata al bordo prima di fare la foto ma siccome oramai non c'è più sole per rifarla, ve la beccate così com'è:

    oihlAzW

    Me la sono presa molto comoda tanto il cielo s'è fatto praticamente da solo, vedremo se anche il resto sarà così. Sperem! :D
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Serenissimo
    Moderatore

    Group
    Consulente tecnico
    Posts
    4,181

    Status
    Anonymous
    Si procedicchia:

    WXONWbp
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Homo Trinacrius et Mappicus
    Moderatore

    Group
    Amministratore
    Posts
    11,306
    Location
    Sicilia

    Status
    Offline
    Oibò, che si tratti di Venezia? :P
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Aficionados

    Group
    Nuovi utenti
    Posts
    436
    Location
    vicino a Torino

    Status
    Offline
    ...e io che inizio sempre dalle parti colorate e mi lascio il cielo per ultimo...
    :blink: ho sempre sbagliato?!! :blink:
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Serenissimo
    Moderatore

    Group
    Consulente tecnico
    Posts
    4,181

    Status
    Anonymous
    No, in realtà si inizia sempre da dove si vuole :D
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Serenissimo
    Moderatore

    Group
    Consulente tecnico
    Posts
    4,181

    Status
    Anonymous
    Finito:

    NoBackUp

    È una porzione di Venezia vista dal campanile di San Marco. In primo piano in basso a destra c'è il sestriere di San Marco, poi il Canal Grande, il sestriere di Dorsoduro con la Punta della Dogana e la Salute, il Canale della Giudecca, la Giudecca con il Redentore, Sacca Sessola, verso l'orizzonte si potranno notare dai dettalgi, tre delle otto isolete (Batterie) che facevano parte del sistema difensivo della città: Fisolo (Forte di Sotto), Ex Poveglia (Forte di Mezzo) e Campana o Podo (Forte di Sopra). Sempre all'orizzonte, alla destra della cupola maggiore della Salute, si vede il bordo della laguna.

    scatola:

    Q4HZZfk

    lati lunghi:

    PgSMlxy

    nbHDf5u

    lati corti:

    prqC4KD

    LvoXXLJ

    retro:

    AwX1hbe

    Edited by Furetto - 4/10/2021, 20:26
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Serenissimo
    Moderatore

    Group
    Consulente tecnico
    Posts
    4,181

    Status
    Anonymous
    Foto bella, pronta da un bel po' ma ho sempre rimandato la pubblicazione perché volevo scrivere qualche riga a riguardo. Ero indeciso se, considerato un paio di dettagli del puzzle, scrivere qualcosina anche a livello storico sulla gestione sanitaria della Serenissima ma alla fine a spizzichi e mozzichi qualcosina ho finito col scriverla! Condensando parecchio ci sono delle imprecisioni e molte omissioni ma almeno un'idea su come funzionavano le cose ve la potete fare. Se la divagazione è troppo lunga potete sempre limitarvi alle figure :P

    xlwPTlJ

    Qualche riferimento per quanto si vede, come detto la foto è stata scattata dal campanile di San Marco:

    pN1FOOI

    1 Sacca Sessola
    2 San Marco in Boccalama
    3 Campana o Podo o Forte di Sopra
    4 Ex Poveglia o Forte di Mezzo
    5 Fisolo o Forte di Sotto

    La Giudecca col Redentore:

    cf5cebp

    E più in dettaglio quello che si vede dietro alla Giudecca, ovvero Sacca Sessola (1):

    HcBFx8e

    Il termine Sacca indica un'isola artificiale.
    Quest'isola infatti è stata creata tra il 1860 e il 1870 col materiale dello scavo per il porto commerciale.

    Ma più indietro ancora si vedono altre piccole isolette:

    Fisolo o Forte di Sotto (5):

    NimUo18

    Ex Poveglia o Forte di Mezzo (4):

    X76gaif

    A metà puzzle circa sull'orizzonte, Campana o Podo o Forte di Sopra, sì ha tre nomi alternativi! (3):

    fMlITR5

    Queste 3 isole, assieme ad altre 5 appartenevano al sistema difensivo di Venezia, dalla fine della seconda guerra mondiale sono in stato di abbandono.

    L'altro pezzo di Giudecca:

    ecOnOOV

    Punta della Dogana da Mar e il Seminario Patriarcale:

    3Oc4FVg

    Dettaglio della punta dove si può notare la scultura di Bernardo Falconi di due atlanti che sorreggono un globo, questo particolare segnavento rappresenta la mutevolezza della fortuna:

    FrrXeTa

    Sempre su Dorsoduro, più a destra si possono notare i 3 abisidi della chiesa di San Gregorio ricostruita nel '400, attualmente è sconsacrata e in disuso.
    Il ponte che si vede è il Ponte de l'Abazia sul Rio de la Salute.

    dVxzsOQ

    Passando a San Marco gli alberi che si vedono sono quelli dei Giardini Ex Reali, sul bordo, quella piccola guglia che si erge su una cupola è quella della Palazzina Selva.

    k2lDxiv

    l'altro pezzo del sestriere di San Marco:

    xFRDTu3

    La strisciolina all'altezza della lanterna della cupola maggiore della Salute, cerchiata in rosso, è il palancolato del sito archeologico di San Marco in Boccalama (2)

    oQxzSwc

    Un tempo era un'isola nei pressi della foce del Lama, un ramo del Brenta, sulla quale sorgeva un convento e una chiesa dedicata a San Marco.
    Nel '300 a causa della subsidenza e all'erosione venne abbandonata.
    Nel '500 l'isola risulta completamente sommersa.
    Attualmente il sito è oggetto di scavi archeologici che hanno portato alla luce due imbarcazioni del XIII e XIV secolo.

    zewkiz2

    Prima di passare agli ultimi due dettagli apro una parentesi sulla gestione delle epidemie, in particolare della peste.

    In antichità la parola peste era sinonimo di epidemia, solo in tempi più recenti basandoci sui sintomi descritti dagli storici dell'epoca le distinguiamo in epidemie di tifo, di vaiolo (Peste di Atente e Peste Antonina), varicella, morbillo o altro.
    La prima epidemia certa di peste è quella che iniziò a metà del VI secolo circa, e prese il nome di Peste Giustinianea.

    Con le limitate conoscenze dell'epoca si credeva che una malattia che colpiva così tante persone contemporaneamente fosse causata dall'aria corrotta, del resto, solo nel 1894 venne isolato il batterio responsabile e si capì che la malattia passava dai topi neri agli uomini tramite il morso delle pulci.
    La malattia, ora curabile con gli antibiotici, ad ogni ondata uccideva tra il 30% e il 70% della popolazione. Il periodo di incubazione varia tra i 2 e i 12 giorni. La peste si distingue in 3 tipologie: bubbonica, letale nel 60% dei casi nel giro di 2-5 giorni; polmonare con letalità dell'85% nel giro di un paio di giorni ed è trasmissible direttamente da uomo ad uomo; setticemica, la più letale e dal decorso spesso così rapido da non sviluppare i bubboni ma una diffusa necrosi dei tessuti da cui il nome di morte nera.

    Considerando che spesso le epidemie erano anche accompagnate da cataclismi naturali come terremoti o eruzioni, o da carestie o guerre, per l'uomo del medioevo poteva anche sembrare l'avvento dell'apocalisse, tant'è che sorsero movimenti, poi dichiarati eretici, di flagellanti invocanti il perdono divino.
    Tra i santi più invocati val la pena citare i Santi Cosma e Damiano, medici martirizzati nel III secolo, la chiesa veneziana a loro dedicata si trova alla Giudecca (San Cosmo) ma non è più adibita al culto.
    San Sebastiano, martire del III secolo, a seguito della peste del 1464 Venezia gli dedica una chiesa contenente un ciclo pittorico del Veronese.

    xSjVuYI

    Il santo più popolare è San Rocco, pellegrino di origine francese vissuto nel XIV secolo le cui agiografie discordano in diversi punti. A Venezia oltre alla Scuola Grande c'è anche una chiesa a lui dedicata con un ciclo pittorico del Tintoretto.

    kzEOXEN

    Questo santo era particolarmente importante per l'educazione della popolazione, in larga parte analfabeta, sia per il riconoscimento del morbo, infatti è sempre ritratto indicante il bubbone sulla coscia, sia sui comportamenti da tenere in caso di epidemie, ad esempio il San Rocco nel deserto del Tintoretto:

    qRYIRqr

    La storia in breve: San Rocco, colpito dalla peste si isola dalla società. Un cane, impietosito, giornalmente gli porta un tozzo di pane preso dalla tavola del suo padrone. Il ricco, che vediamo semi nascosto dietro l'albero, un giorno segue il cane e scopre San Rocco diventandone discepolo.
    Da un punto di vista simbolico, San Rocco che si isola è l'esempio che l'appestato deve seguire, evitando di mettere in pericolo la comunità.
    Lo squarcio di luce nel cielo nuvolo e il fiumiciattolo, sono l'intervento divino: la luce è la speranza e l'acqua è la fonte di vita.
    Ricorda altresì ai ricchi di fare donazioni (il pane) che veicolate dalla repubblica (il cane) servono a mantenere gli appestati confinati nei lazzaretti.

    Il 16 Agosto c'era una processione a lui dedicata che prevedeva la presenza del doge e il coinvolgimento della scuola grande che si può vedere sullo sfondo, mentre la chiesa è a sinistra in questo dipinto del Canaletto:

    JA8f5NG

    1346, Assedio di Caffa: i mongoli dell'Orda d'Oro catapultano i morti di peste all'interno della citta. I mercanti genovesi riescono a forzare l'assedio ma finiscono col diffondere il morbo per tutto il mediterrano.
    1347-1348 sono gli anni in cui si diffonde in Italia e poi nel resto d'Europa dove imperversa fino al 1353 ripresendandosi periodicamente negli anni successivi.
    Si tentava di arrestare il morbo purificando l'aria mediante delle fumigazioni di sostanze aromatiche ma chi poteva fuggiva dalle città per rifugiarsi in luoghi isolati, come accade nel Decameron di Boccaccio.
    Di questa epidemia è interessante la condotta di Milano dove, ai primissimi casi di peste, il signore Luchino Visconti, fece murare le case degli infetti, chiuse le porte della città e impose un rigido controllo sulle merci. Il risultato fu che a Milano morì meno del 15% della popolazione contro il 30-60% delle altre città.
    A Venezia la situazione era più favorevole alla diffusione del male in quanto poco prima c'era stata una carestia e un terremoto per cui la città era affollata di mendicanti. Al presentarsi della peste la gestione dell'emergenza fu demandata a 3 commmissari. Il lavoro maggiore era la gestione dei cadaveri che, essendo i cimiteri pieni, venivano raccolti e sepolti nelle isole più lontane. Per arginare l'epidemia si chiusero le osterie e si sospesero le funzioni religiose. Per evitare il collasso dello stato si proibì ai funzionari pubblici di lasciare la città e sì cercò di favorire il ritorno di chi ne era fuggito. Su una popolazione di circa 110-120.000 si stima che la metà morì. Molte delle famiglie patrizie facenti parte del Maggior Consiglio si estinsero.

    1423: viene istituito, per isolare gli appestati ed accompagnarli a morte quasi certa, il primo lazzaretto della storia nell'isola di Santa Maria di Nazareth (Lazzaretto Vecchio), per il volgo Nazaretto poi storpiato in Lazzaretto, il nome potrebbe però anche derivare da Lazzaro.
    Per la cronaca, a Venezia l'isola di San Lazzaro era invece adibita, sin dal 1262, all'isolamento dei lebbrosi.

    1468: viene istituito un secondo lazzaretto in località Vigna Murada nei pressi dell'isola di Sant'Erasmo (Lazzaretto Nuovo).

    In tempo di crisi il lazzaretto vecchio funzionava per isolare gli ammalati, mentre quello nuovo era destinato all'isolamento di chi era entrato in contatto con un appestato, chi era appena guarito e che perciò non poteva ancora tornare in città e qualsiasi caso sospetto. In tempi tranquilli entrambi i lazzaretti funzionavano per le contumace, oggi diremmo quarantene, ma il termine è inesatto in quanto la quarantena è una contumacia della durata di quaranta giorni e l'isolamento non era necessariamente così lungo.

    1486: dopo diverse proposte, che negli anni precedenti non avevano portato a nulla, si istituisce un organo stabile, il Magistrato alla Sanità, per la gestione e prevenzione delle epidemie. Inizialmente questa magistratura era retta da 3 patrizi, poi aumentati a 5, la cui carica durava un anno.
    La sede venne posta ai Granai di Terranova, un edificio costruito in seguito alla carestia del 1322 e fatto demolire all'inizio dell'800 da Napoleone per far posto ai Giardini Reali.

    t1eMetL

    La prevenezione dei contagi provenienti dall'estero si svolgeva tramite una capillare raccolta di informazioni: dai rapporti di consoli, ambasciatori e della rete di spie della repubblica, ma anche dai resoconti di viaggio. Ad esempio, sul campanile di San Marco erano posti degli osservatori che avvistando una nave entrare in laguna, scendevano ad avvisare il magistrato che provvedeva a mandare i fanti da mar a bloccare la nave e prelevarne il capitano che veniva poi interrogato sulla sua provenienza, i porti toccati, assalti dei pirati etc... in base al rischio veniva quindi deciso il periodo di contumacia per l'equipaggio e le merci.

    Quando si veniva a sapere di un focolaio, la magistratura provvedeva a sospendere i commerci con quel paese, a diramare a mezzo stampa un comunicato distribuito a tutte le città dei domini e agli ambasciatori esteri affinché anch'essi provvedessero a prendere delle precauzioni.

    Sul fronte interno, erano i pievani, quindi le parrocchie, che, oltre a tenere il conto e comunicare nascite e morti, provvedevano ad informare il magistrato riguardo gli ammalati.
    I pievani dovevano anche avvisare di eventuali forestieri ospitati nelle case dei parrocchiani, gli alberghi e gli affittaletti provvedevano già direttamente.

    La magistratura aveva il controllo anche sui mendicanti, i quali non potevano chiedere la carità senza avere la licenza e ovviamente anche sulla prostituzione, tra le malattie professionali va citata la sifilide. La prima epidemia di sifilide nota scoppia nel 1495 a Napoli in seguito all'ingresso delle truppe francesi di Carlo VIII di Valois, per questo noi la chiamiamo "mal francese" e i francesi "mal de Naples". Per questo morbo nel 1522 a Venezia viene fondato l'Ospedale degli Incurabili.

    Il sistema sanitario veneziano, a partire dai primi del '500, prevedeva un tracciamento degli spostamenti: per poter viaggiare su terra era richiesta la Fede di Sanità, un documento consistente in una dichiarazione rilasciata gratuitamente che il luogo da cui si partiva era esente da ogni male contagioso. La fede di sanità doveva altresì essere vidimata in ogni città di transito. L'equivalente per le navi era una patente da vidimarsi ad ogni porto.

    Il sistema veneziano prevedeva anche la possibilità di fare denunce segrete attraverso delle apposite bocche, alcune di esse erano specificatamente dedicate per le denunce di sanità:

    5kbn6fU

    Tutto l'apparato della magistratura e i lazzaretti erano finanziati tramite donazioni e lasciti. I notai avevano infatti l'obbligo di ricordare a chi faceva testamento di provvedere con un lascito.

    La magistratura alla Sanità aveva potere su tutte le altre, eccetto il Consiglio dei X, possedeva un proprio corpo armato e dal 1504 aveva la facoltà di torturare, dal 1556 poteva condannare a morte.

    Nonostante il controllo capillare sia interno che esterno e le pene severissime, il sistema veneziano fallì nel prevenire il diffondersi della peste in città in due occasioni:

    Nel 1575, per motivi anche di carettere economico-politico, si tardò nel riconoscere la peste e il risultato fu di circa 45000 morti su 180000.
    Come ex voto si diede incarico al Palladio di costruire una chiesa alla Giudecca, completata nel 1592 e dedicata al Santissimo Redentore:

    JPA0ARl

    Ogni anno, il 20 luglio per festeggiare la fine dell'epidemia si effettua una processione attraverso un ponte di barche

    yg36NAk

    Ad inizio del 1600 abbiamo documentazione dell'abbigliameto dei così detti dottori della peste. Pur ritenendo sempre l'aria corrotta la responsabile del contagio si era capito che poteva essere trasmesso per prossimità e/o contatto per cui l'abbigliamento era pensato per isolare completamente la pelle del medico e prevedeva scarpe, lunga tunica cerata, guanti, cappello a tesa larga, occhiali, maschera a becco con all'interno erbe aromatiche per purificare l'aria respirata (nel '300 si usavano spugne imbevute di aceto da mettere su naso e bocca) e un bastone per visitare tenendo una distanza minima:

    9DKELsT

    Attualmente tale abbigliamento sopravvive come maschera del carnevale.

    1630-1631. Per il riguardo nei confronti del marchese de Strigis, ambasciatore di Carlo I di Gonzaga-Nevers proveniente da Mantova e già ammalato di peste, anziché fargli scontare la quarantena al Lazzaretto si decise di alloggiarlo all'isola di San Clemente. Il falegname incaricato a sistemargli gli alloggi rientrò in città diffondendo la peste che uccise circa 46.000 veneziani su 142.000.

    Al termine della pestilenza venne indetto un concorso, vinto da Baldassare Longhena, per una chiesa da costruirsi all'ingresso del Canal Grande. Per fare posto al nuovo edificio venne demolita la vecchia chiesa dedicata alla Santissima Trinità. La posa della prima pietra avvenne il 25 Marzo 1631, giorno dell'annunciazione nonché anniversario della fondazione di Venezia avvenuta nel 431. La chiesa, dedicata alla Beata Vergine Maria, venne completata nel 1681 e consacrata nel 1687. Ha pianta ottagonale: l'8 rappresenta la salvezza e la speranza, che sommando i 3 lati della cupola minore diventano 11, simbolo di forza. La stessa cupola maggiore rappresenta la corona della Vergine.

    eTILGV7

    dettaglio delle cupole, su quella maggiore c'è la Madonna nel ruolo di Capitana Generale da Mar, su quella minore c'è San Marco nel ruolo di timoniere.

    j8GmFeg

    Il grado di Capitano Generale da Mar era in tempo di guerra il più alto grado della marina militare e il detentore esibiva il tipico bastone del comando, come è ben visibile in questa foto ravvicinata della statua:

    bVb02cD

    quella di San Marco non sono riuscita a trovarla, accontentatevi del puzzle anche se si vede poco, in sostituzione vi mostro il gruppo scultoreo di Giusto Le Court che si trova all'interno della Salute:

    4jp4vxy

    Al centro c'è la Madonna col bambino, la giovane a sinistra rappresenta Venezia che chiede la grazia, la vecchia sulla destra cacciata dal putto è la Peste. Sotto al gruppo c'è un'icona bizantina del XIII secolo raffigurante una madonna nera col bambino (Madonna Mesopanditissa). Ogni anno, il 21 Novembre, come per il Redentore, si tiene una processione con tanto di ponte di barche.

    Chiudo la digressione storica, con un fatto avvenuto nel 1751, 120 anni dopo l'ultima pestilenza che colpì Venezia: un falegname incaricato di fare dei lavori nel lazzaretto vecchio tentò di trasportare in città, delle balle di seta che sarebbero dovute rimanere in quarantena. Colto sul fatto venne fucilato il 23 marzo davanti la sede del Magistrato alla Sanità:

    Xhiz0t4

    del resto la peste in Europa circolava ancora, c'erano stati importanti focolai a Marsiglia nel 1720 con 40.000 morti su 90.000 abitanti e a Messina nel 1743 con 28.000 morti su 40.000, meglio non correre rischi e colpire severamente le trasgressioni.

    Attualmente, nel mondo occidentale, di tanto in tanto capita qualche isolato caso di peste e sporadicamente nel mondo appaiono dei focolai come in Madascar dove la malattia miete vittime dal 2017.

    Edited by Furetto - 4/10/2021, 18:59
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Nuovi utenti

    Group
    Nuovi utenti
    Posts
    11

    Status
    Offline
    Post interessantissimo, grazie per aver dedicato il tuo tempo a scrivere e pubblicare questo meraviglioso dettaglio!! :D
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Homo Trinacrius et Mappicus
    Moderatore

    Group
    Amministratore
    Posts
    11,306
    Location
    Sicilia

    Status
    Offline
    Post che contiene più materiale di un'intera puntata di Alberto Angela, e che quindi richiede un'attenta lettura che farò sicuramente con piacere in alternativa alla visione dei soliti film in tv :)
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Aficionados

    Group
    Member
    Posts
    698
    Location
    Romagna

    Status
    Offline
    No, vabbè. Qui siamo veramente fuori categoria.
    Complimenti per il lavorone! Con calma leggerò tutto.

    Per ora mi sono limitato a leggere la parte riguardante la peste per togliermi una curiosità, ma non l'ho vista.
    E' vero che le gondole sono obbligatoriamente nere come segno di lutto per la peste del 1630? O è una leggenda metropolitana?

    Complimenti di nuovo :)
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Serenissimo
    Moderatore

    Group
    Consulente tecnico
    Posts
    4,181

    Status
    Anonymous
    Grazie a tutti :)

    CITAZIONE (mentalcoach @ 1/10/2021, 14:55) 
    Per ora mi sono limitato a leggere la parte riguardante la peste per togliermi una curiosità, ma non l'ho vista.
    E' vero che le gondole sono obbligatoriamente nere come segno di lutto per la peste del 1630? O è una leggenda metropolitana?

    Il nero delle gondole come lutto per la peste del 1630/31 è un'interpretazione successiva priva di fondamento storico.
    Tale colore deriva da una legge del 1609 del Senato per limitare lo sfarzo degli addobbi delle gondole tramite i quali i più ricchi faceva a gara.
    C'era anche una magistratura dedicata a tale scopo, la Magistratura alle Pompe, che doveva vigilare e legiferare che l'eccesso di ostentazione della ricchezza non si traducesse in sperpero di patrimoni, tale magistratura, sin dalla sua istituzione, aveva promulgato diverse leggi (dette leggi suntuarie o voluttuarie) anche riguardo all'abbigliamento, specie quello femminile e l'uso dei gioielli che non doveva superare un certo limite. Vero pure che tali limitazioni non sempre erano rispettate, i ricchi preferivano pagare le multe.

    CITAZIONE (Morzus @ 1/10/2021, 12:28) 
    Post che contiene più materiale di un'intera puntata di Alberto Angela, e che quindi richiede un'attenta lettura che farò sicuramente con piacere in alternativa alla visione dei soliti film in tv :)

    Per cavarci fuori una puntata alcuni argomenti andrebbero sviluppati, altrimenti ne fai meno di mezza!
    E di argomenti ne ho tralasciati parecchi per non stroppiare e deragliare completamente dal puzzle, ad esempio non ho menzionato gli untori supponendo che tutti si ricordino la descrizione della pestilenza del 1630 fatta dal Manzoni nei Promessi Sposi che è maggiormente centrata sul Ducato di Milano e il suo saggio sulla Colonna Infame. Tra l'altro, la psicosi degli untori, era presente anche nelle pestilenze precedenti, nel 1347/48 erano stati gli ebrei ad essere additati come tali.
    Non ho menzionato neppure la malaria, che guarda caso deriva il nome da "cattiva aria" per non dover poi parlare delle opere di bonifica nella laguna.
    Ho saltato a piè pari il discorso sul colera e altre malattie intestinali che pure erano ricorrenti, altrimenti avrei dovuto affrontare il discorso dei pozzi, che, in una città di acqua ma che non ha acqua, erano delle costruzioni particolari.
    E poi qualcosa dovevo pur tenere da parte per usi futuri, ti pare? :P

    Vabbeh, visto che mi sono allargato nuovamente un po' troppo, mi viene d'obbligo aggiungere un paio di immagini a compensazione.
    Beccatevi la drammaticità delle tele sullo scalone della Scuola Grande di San Rocco, con tanto di monatti all'opera:

    La Vergine appare agli appestati di Antonio Zanchi:
    aGe9DSJ

    La Madonna salva Venezia dalla peste di Pietro Negri:
    6mVWXwh
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Elisa
    Founder

    Group
    Administrator
    Posts
    15,032
    Location
    Veneto

    Status
    Offline
    Daniele, un pozzo senza fondo.
    Incredibile!
     
    Top
    .
13 replies since 25/7/2021, 12:06   307 views
  Share  
.