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Piccolo e variopinto intermezzo con globi prima di dedicarmi alla mappa della Scozia.
Si tratta di un delizioso gioiellino in legno della prima produzione Trefl, ormai difficilmente reperibile.
E' un'occasione per tornare a provare l'ebbrezza di manipolare delle tessere in legno, l'ultima volta credo fu in occasione della costruzione di una mappa dell'Europa.
Partiamo, come sempre, dal box:
La scatola è di dimensioni esagerate, specie se raffrontata con quella del puzzle appena concluso:
Apertura della scatola:
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Evviva i globi! . -
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Smistamento e cornice:
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Costruzione molto semplice:
Si riprende domani.. -
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Ultimi step e conclusione:
Solita (e superflua) verifica della tenuta:
Gallery:
In serata dettagli e parte storica.. -
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Le mappe storiche sovente si ispirano (ovvero sono le copie sputate con poche varianti) a mappe precedentemente realizzate da altri autori. Questo è uno dei tantissimi casi.
La mappa, il cui titolo completo è "Orbis Terrarum Nova Et Accuratissima Tabula. Autore Ioanne A. Loon", realizzata nel 1680 da Moses Pitt, si ispira ad una mappa del 1658 del celebre Nicolaes Visscher I, di cui ho realizzato un puzzle qualche anno fa (QUI il link).
Due immagini della mappa originale di Visscher e, a seguire, una versione ricolorata:
La suddetta mappa fu ripresa 3 anni dopo dal cartografo - nonché astronomo e matematico - Johannes van Loon (1610-1686), che la pubblicò nel suo celeberrimo e rarissimo "Zee Atlas", del 1661. La mappa così proposta rappresenta il prototipo della mappa di Pitt:
Come si può notare, la mappa è esattamente la stessa di quella di cui al presente puzzle, ma risulta mancante dello stemma e della dedica, entrambi posizionati in basso, nella parte centrale.
Nel 1680 Moses Pitt (1639-1697), noto libraio e stampatore inglese, insieme al suo socio Christopher Wren, avviò un progetto ambiziosissimo, ovvero la realizzazione del cosiddetto "Atlante inglese" un compendio di mappe geografiche che, in quanto a corposità e varietà, nelle intenzioni del suo autore avrebbe dovuto primeggiare persino sull'Atlas Maior di Joan Blaeu.
Il progetto dell'Atlante, che prevedeva infatti un'articolazione in ben 12 volumi, si rivelò eccessivamente azzardato e dispendioso, tant'è che Pitt riuscì ad arrivare non oltre la pubblicazione del 4° volume prima di finire in bancarotta per debiti.
La copertina del Volume IV dell'Atlante Inglese, pubblicato nel 1682:
Concludo con due versioni colorate della mappa di Moses, datata 1680:
A seguire, tutti i dettagli del puzzle:
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