-
.
Homo Trinacrius et Mappicus
Moderatore- Group
- Amministratore
- Posts
- 11,306
- Location
- Sicilia
- Status
- Offline
Chi mai avrebbe potuto minimamente immaginare che sarei andato a beccare un Michèle Wilson, marchio notoriamente costosissimo, nuovo di zecca e per giunta a prezzo "favorevole" (si fa per dire, naturalmente) proprio in Giappone, paese nel quale gli acquisti di puzzle, per noi europei, si traducono regolarmente in un salasso finanziario?
Partiamo dall'inizio: fattore "tenuta dei pezzi" a parte, da lungo tempo meditavo di fare una piccola follia una tantum giusto per poter valutare direttamente almeno un prodotto di questo marchio. La follia, però, fu Furetto a farla a suo tempo, scegliendo per giunta una pezzatura maggiore di quella che io propongo oggi.
Da allora, tuttavia, la mia curiosità aumentò ancor di più, e in cuor mio speravo di trovare, prima o poi, un'occasione favorevole, occasione che si è presentata assolutamente per caso gironzolando, circa 4 o 5 mesi fa, fra le aste giapponesi di puzzle.
Quando adocchiai l'annuncio stentai a credervi, sottoponendolo ad una vera e propria radiografia, e cercando soprattutto di capire dove poteva insinuarsi la fregatura. Alla fine, considerando il numero elevato di foto esaustive, i feedback del venditore e la descrizione accurata del prodotto, nella quale si specificava chiaramente che il puzzle era ancora in cellophane, mi rischiai ad acquistarlo.
Premesso che un prodotto del genere acquistato direttamente tramite la Michèle Wilson ha, per questa pezzatura, un prezzo di listino di 99 euro, al quale vanno aggiunti 16 euro di spedizione, per un totale complessivo di 115 euro, sono andato a ricostruire (ripartendo ovviamente i costi di spedizione internazionale e i dazi fra il numero di puzzle da me acquistati in unica soluzione) il costo finale complessivo, e il risultato è stato il seguente: 32 euro di spese prodotto, da intendersi quale somma del prezzo di vendita, delle commissioni di aggiudicazione dell'asta, delle commissioni bancarie per l'accredito della somma al venditore, e infine delle spese di spedizione interne (venditore vs centro smistamento). A questi vanno aggiunti 15 euro tra costo pro-quota di spesa internazionale e dazi doganali.
Il totale complessivo porta a 47 euro contro i 115 euro di acquisto in Europa: per un acquisto particolare una tantum – che con tutta probabilità resterà unico - sinceramente non potevo chiedere di meglio.
Scatola, ancora in cellophane:
Apertura della confezione:
Edited by Morzus - 28/4/2022, 18:39. -
.
Bell'affare, è pur sempre un puzzle tagliato a mano in una tiratura relativamente limitata, praticamente te l'hanno svenduto!
Ma riguardo al "costosissimo" ti sei dimenticato del marchio Stave. -
.
Homo Trinacrius et Mappicus
Moderatore- Group
- Amministratore
- Posts
- 11,306
- Location
- Sicilia
- Status
- Offline
L'avevo rimosso.... brrr!
Pezzi sfusi nella scatola:
Il legno di sembra di ottima qualità. Le tessere sono molto gradevoli al tatto, mentre si smista si avverte la sensazione di avere tra le mani un prodotto di un certo valore.
Bigliettino, collocato all'interno alla busta fra le tessere, che indica che il puzzle è stato controllato e verificato manualmente:
A tal proposito, quell' "environ" ("circa") indicato sulla scatola mi desta qualche preoccupazione, ma nello stesso tempo mi (dovrebbe) tranquillizza (re), stante al fatto che dal mio conteggio vengono fuori 346 tessere.
Collocati su più file, ecco tutti i pezzi della cornice circolare:
Cornice definita, senza problemi particolari:
La tipologia di disegno senz'altro aiuta moltissimo nella costruzione, ma l'accostamento delle tessere adiacenti non è operazione immediata, ci si mette un po' a prenderci la mano.
Costruzione in corso:
Come ha rilevato a suo tempo Furetto, la tenuta è ovviamente nulla, essendo i pezzi tra loro semplicemente accostati (sono molto pochi quelli che possono definirsi "incastrati"), ma a fine costruzione il puzzle, essendo sferico, dovrebbe risultare facilmente compattabile con le mani, quanto meno quanto basta per la foto finale.. -
.A tal proposito, quell' "environ" ("circa") indicato sulla scatola mi desta qualche preoccupazione, ma nello stesso tempo mi (dovrebbe) tranquillizza (re), stante al fatto che dal mio conteggio vengono fuori 346 tessere.
Col tipo di taglio è difficile dare un numero esatto, infatti il mio 500 pezzi erano in realtà 509.Come ha rilevato a suo tempo Furetto, la tenuta è ovviamente nulla, essendo i pezzi tra loro semplicemente accostati (sono molto pochi quelli che possono definirsi "incastrati"), ma a fine costruzione il puzzle, essendo sferico, dovrebbe risultare facilmente compattabile con le mani, quanto meno quanto basta per la foto finale.
Può capitare che, collocando un pezzo, muovi tutti gli altri, occorre quindi un po' più di attenzione per non disfarlo mentre lo si costruisce. -
.
Homo Trinacrius et Mappicus
Moderatore- Group
- Amministratore
- Posts
- 11,306
- Location
- Sicilia
- Status
- Offline
La costruzione procede:
Più il puzzle si va riempiendo, più risulta caotico e complesso l'affiancamento dei pezzi, dovendo ridurre gli spazi approssimativi delle tessere vaganti e dovendo modificare le inclinazioni dei pezzi per trovare il giusto incastro:
. -
.
Homo Trinacrius et Mappicus
Moderatore- Group
- Amministratore
- Posts
- 11,306
- Location
- Sicilia
- Status
- Offline
Fase conclusiva:
La superficie del puzzle è molto lucida, al punto di farlo quasi sembrare una piastrella di ceramica a mosaico:
Gallery:
Alcuni dettagli. La definizione delle immagine è ottima, altrettanto ottimi i colori:
.